Volontari e Cooperanti italiani si mobilitano e esprimono il loro punto di vista sulla grave crisi umanitaria nella Striscia di Gaza. Punto di vista espresso tramite una lettera inviata il 20 gennaio al ministro degli Affari Esteri Frattini.
A chi in quella terra vive e lavora risulta inaccettabile l'incapacità della comunità internazionale e del nostro paese ad assumere posizioni ferme di fronte a una tale violazione dei diritti umani, al dispiegamento massiccio di forze aeree - terrestri- marittime, alla guerra che causa un numero intollerabile di vittime e vanifica qualsiasi sforzo dei programmi della cooperazione internazionale.
Riportiamo un comunicato stampa di Luisa Morgantini, Vicepresidente del Parlamento Europeo, in merito alla risoluzione comune per il cessate il fuoco nella striscia di Gaza, approvata dallo stesso organo dell'Unione Europea lo scorso 15 gennaio.
"Cessate il fuoco immediato e permanente a Gaza, fine dell'assedio che rappresenta una punizione collettiva contraria al diritto umanitario internazionale, riapertura di tutti i valichi per il passaggio di persone e merci da e per la Striscia e la riconferma della scelta di non procedere al voto per il potenziamento delle relazioni tra UE e Israele: sono questi i punti principali della risoluzione comune approvata oggi all'unanimità dalla plenaria del Parlamento Europeo.
Intervista a Gabriella Petrina, docente dei corsi online di Economia e Finanza per lo sviluppo, sull'impatto che la crisi finanziaria globale ha sui Paesi in via di Sviluppo. -
Riportiamo l'appello lanciato dal coordinatore nazionale della Tavola della Pace, Flavio Lotti, e dal portavoce dell'Associazione Articolo 21, Giuseppe Giulietti, per un'informazione più onesta su quanto sta avvenendo nella striscia di Gaza.
Pubblichiamo un estratto dell'appello del Centro Diritti Umani dell'Università di Padova, in merito all'eccidio che sta colpendo Gaza da ben venti giorni.
"Si fermi subito il massacro a Gaza. La coscienza dei membri della famiglia umana si ribella contro la spietatezza di chi sta agendo, da una parte e dall'altra, nella barbarica logica del farsi giustizia da sé: homo homini lupus. La "sicurezza" di cui hanno bisogno, indilazionabile il popolo israeliano e il popolo palestinese, deve essere "sicurezza umana" internazionalmente garantita.
Nei giorni scorsi la vice-presidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini ha inviato una lettera aperta ai politici italiani. "Avrei però voluto sentire la vostra indignazione e la vostra umanità e sentirvi urlare il dolore per tante morti e tanta distruzione, per tanta arroganza, per tanta disumanità, per tanta violazione del diritto internazionale e umanitario" - scriveva la Morgantini.
Dalla Palestina il nostro volontario in loco, Andrea Merli, ci inoltra la lettera scritta da Sabah - una signora palestinese che vive a Gaza con la famiglia e che si occupa di progetti di assistenza sociale in numerose scuole e associazioni di donne - affinché si dia pubblica diffusione alle atrocità che si stanno consumando in questi giorni.
Da: Sabah
Data: Domenica 11 gennaio 2009
Caro Andrea,
Riportiamo il commento di Antonio Papisca alla Risoluzione 1860 adottata dal Consiglio di Sicurezza nel corso della 6063° sessione, 8 gennaio 2009.
Con riferimento a quanto sta avvenendo nella Striscia di Gaza, riportiamo un'intervista al Cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio Consiglio per la Giustizia e la Pace, tratta da "Il Sussidiario.net".
Eminenza, nella sua omelia del 1° gennaio Benedetto XVI ha affermato che la vera pace è "opera della giustizia" e che «anche la violenza, l'odio e la sfiducia sono forme di povertà - forse le più tremende - da combattere». Perché il dialogo è l'unica condizione della pace?
"Ai grandi della Terra noi bambini di Goma chiediamo che gli eserciti non sparino più, che non si debba più fuggire da un campo all'altro impauriti, che non si sia più rapiti per diventare ragazzi-soldato, che nessuno venga di notte e abusi di noi, che non si debba essere bambini di strada perché non si ha una famiglia, che nessuno ci picchi o ci maltratti o che pensi che siamo degli stregoni. Vi regaliamo tutto l'oro, i diamanti, il rame e il coltan della nostra Terra, in cambio vogliamo poter ridere felici, giocare con tanti giocattoli, andare a scuola tutti i giorni, ricevere le coccole e una carezza di una mamma. Se è vero che esiste la Pace noi la vogliamo. E vogliamo un futuro di Pace".