ll generale ribelle Laurent Nkunda, a capo dei guerriglieri tutsi che da settimane si scontrano con le truppe regolari congolesi, ha accettato il cessate il fuoco e l'apertura di un corridoio umanitario nel Nord Kivu, come proposto dall'inviato dell'Onu ed ex presidente nigeriano Olusegun Obasanjo.
Giovedì 20 e venerdì 21 novembre 2008, a Roma presso Villa Savorgnan di Brazzà in via XX settembre 2, si terrà il Convegno dal titolo "Dallo sviluppo sostenibile a nuove forme di intervento sulla realtà sociale: la microfinanza" organizzato dal VIS e dall'Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia.
Sono aperte le iscrizioni alla sedicesima edizione dei corsi online, sempre più rinnovati sia dal punto di vista della didattica che della metodologia.
"Il VISonline questa volta non punta su corsi-novità da proporre" - ci dice Paola Pinelli, responsabile del coordinamento della didattica dei corsi - "ma sulla revisione accurata della stessa gestione dei corsi sia dal punto di vista del tutoring didattico che da quello delle risorse multimediali che dei contenuti veri e propri".
Italia World, telecamere sull'Africa è la redazione giornalistica che accoglie gli appelli giunti dal mondo politico, dalla società civile e dalle istituzioni italiane, per parlare del Continente dimenticato, delle sue emergenze ma anche delle sue opportunità.
Venerdì 7 novembre è stata realizzata un'ora di approfondimento condotta da Piero Badaloni con ospiti in studio e collegati da Bruxelles e da Goma, cittadina del nord del Congo.
Il 15 Novembre 2008 dalle ore 20:30 il VIS PANGEA organizza a Salerno il PUB VIS, un vero e proprio pub dove tutto il ricavato andrà per sostenere l'emergenza GOMA nella Repubblica Democratica del Congo. Dopo 13 anni di guerra e nonostante gli accordi di pace di 2 anni fa, 5 milioni di morti e un numero imprecisato di feriti, migliaia di sfollati...è ripresa la guerra sotto il più assoluto e assordante silenzio dell'Occidente.
Si è aperto a Nairobi, in Kenya, il vertice sulla crisi nella Repubblica democratica del Congo. Al vertice sono presenti Ban Ki-moon, Segretario generale dell'Onu, e in qualità di Presidenti Reginali Joseph Kabila dal Congo, Paul Kagame dal Rwanda, Pierre Nkurunziza dal Burundi, Yoweri Museveni dall'Uganda, e Jakaya Kikwete Presidente dalla Tanzania e dell'Unione africana.
Con un mandato dell'ONU l'ex Presidente nigeriano Olusegun Obasanjo lavorerà con i leader regionali e con la comunità internazionale per arrivare ad una tregua che possa assicurare una pace duratura.
Davanti al cancello del Centro Don Bosco di Ngangi a Goma, 1000 persone aspettano il proprio turno: la maggior parte sono donne insieme ai loro bambini, ma ci sono anche tanti bambini soli che hanno perduto i propri genitori nell`ultima fuga. Tutti sono in fila per il censimento degli sfollati ospitati al Centro. È gente proveniente dal nord della città congolese, molti da Rutshuru da dove è partito l'attacco di mercoledì scorso.
Prima dell'alba di oggi, nei pressi di Rutshuru a ottanta chilometri da Goma, sono ricominciati i combattimenti tra ribelli e miliziani filo-governativi. Le parti che si combattono sono i ribelli guidati da Nkunda e le milizie di auto-difesa Mai-Mai, già protagoniste di altre guerre avvenute nella Regione dei Grandi Laghi. Sono gruppi armati che non sono ben identificabili, anche se per la maggior parte sono di etnia hutu, ma usualmente sono formati da capi villaggio o mercenari. I Mai-Mai sono già colpevoli di crimini di guerra contro l'umanità.
Intanto, la Monuc, Missione ONU nella Repubblica Democratica del Congo, ha dato ordine ai caschi blu presenti in loco di sparare contro i ribelli fermi a pochi chilometri da Goma.
La situazione di emergenza continua. Al Centro Don Bosco di Goma ai 350 bambini stabilmente accolti si sono aggiunti 896 sfollati, di cui 232 famiglie, 25 bambini non accompagnati, circa 40 ammalati.
Circa 80 gli operatori al lavoro per prestare assistenza.
Il Governo della Repubblica Democratica del Congo ha rifiutato l'accordo di pace con Laurent Nkunda, capo dei ribelli che stanno marciando verso l'assalto del Nord Kivu, in quanto si ritiene impossibile poter dialogare con l'artefice di disastri umani.
La situazione continua quindi a essere tesa. Da Goma era partito lunedì un convoglio umanitario dell'Onu, che scortato dai caschi blu è arrivato oggi a Rutshuru, roccaforte dei ribelli, per distribuire medicine e acque ai civili.