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Al via il progetto "SAFE4ALL Africa" per promuovere l'innovazione negli strumenti e servizi climatici

Lo scorso mese, dal 13 al 15 marzo, il progetto SAFE4ALL Africa – di cui il VIS è partner – ha preso il via con la sua prima Assemblea generale tenutasi presso la Wageningen University & Research nei Paesi Bassi. Il progetto, finanziato dal programma quadro Horizon Europe, cerca di affrontare in modo olistico tematiche quali la sicurezza alimentare, la gestione dei disastri naturali e la migrazione in tre Paesi target: Ghana, Kenya e Zimbabwe.

L'Assemblea generale ha visto la partecipazione attiva di tutti i 16 partner europei e africani. Tra i partecipanti spiccano gli esponenti delle istituzioni meteorologiche dei tre Paesi, assieme ai rappresentanti di istituzioni locali come l'Unione degli agricoltori dello Zimbabwe.

I partner europei, tra cui le organizzazioni TAHMO, Climate Adaptation Services (CAS), MicroStep-MIS, Neuralio A.I. e Weather Impact, hanno presentato iniziative che vanno dal nowcasting dei temporali alle previsioni meteorologiche iper-locali promettendo approfondimenti futuri per le strategie di adattamento. I rappresentanti del mondo accademico, come la Jomo Kenyatta University of Agriculture and Technology (JKUAT), il PIK - Potsdam Institute for Climate Impact Research e la University for Development Studies di Tamale (Ghana), hanno condiviso ricerche considerate all'avanguardia per lo sviluppo di strumenti di adattamento e per la valutazione dell'impatto.

Dotando le comunità di strumenti per combattere siccità, inondazioni e altri eventi meteorologici estremi e concentrandosi sulla migrazione dalle città secondarie a quelle principali in Africa, SAFE4ALL pone l'accento sulla resilienza climatica e sulle misure di adattamento per mitigare gli impatti scaturiti dal cambiamento climatico.

Il progetto stabilisce obiettivi specifici, indicatori chiave di performance e domande di ricerca per guidare gli sforzi e gettare le basi per un impatto significativo in tutte le regioni dell'Africa più esposte ai cambiamenti climatici. Inoltre, attraverso la co-creazione di casi di studio e la collaborazione con diverse parti interessate tra cui la Rete delle Città Resilienti, il VIS e l'OIM - Organizzazione delle Nazioni Unite per la Migrazione, SAFE4ALL mira ad accelerare gli sforzi di adattamento e resilienza sul campo.