“Mi chiamo Zeca Pinto, ho 18 anni e ho vissuto per due anni a Casa Mama Margarida, un luogo accogliente dove ho potuto studiare, giocare, imparare a lavorare il legno, ma soprattutto incontrare persone disposte ad ascoltarmi e guidarmi nel mio percorso di vita”.
Prima di entrare in Casa Margarida, Zeca non aveva interesse per la scuola, adesso sta per entrare nella 10a classe e ha imparato a parlare italiano, inglese e francese di base, oltre al portoghese.
“Ne è valsa la pena mettersi in gioco. Certo all’inizio è stato difficile abituarsi alle regole perché la vita di strada è all’insegna della totale libertà, ma grazie a questa esperienza sono riuscito a comprenderne l’importanza e il significato e sono riuscito a darmi una seconda opportunità. Senza tutte le persone che ho incontrato nella rete Don Bosco non sarei la persona che sono oggi”.
Durante la sua permanenza nel centro Zeca ha avuto l’occasione di rielaborare la propria esperienza, confrontandosi con gli educatori e i nuovi amici che vivevano con lui, e scegliere la strada migliore per lui, ha infatti deciso di continuare a studiare ma tornando a vivere nella propria famiglia d’origine da cui anni prima era fuggito.
“Sono grato agli educatori per avermi aiutato a ritrovare la mia famiglia, stanno tutti bene e sono felici di rivedermi quanto io sono felice di rivedere loro. Continuerò a studiare per apprendere sempre di più e aiutare la mia famiglia. Non ci penso neanche ad abbandonarli e tornare alla vita di strada. Quello è il passato, il futuro è tutto da scoprire"
Tutto questo è possibile grazie al contributo del VIS e dei Salesiani di Don Bosco, che tramite il progetto “IL FUTURO NELLE NOSTRE MANI! Azioni integrate di protezione e promozione dei Giovani dell’Angola”, finanziato dalla CEI 8x1000, si impegnano ad offrire un futuro migliore a bambine, bambini e giovani in situazione di vulnerabilità, garantendo loro spazi accoglienti e dedicati in cui crescere e sperimentarsi per diventare la versione migliore di sé stessi.