Il progetto HOPEfT (Humanitarian Relief Operations and Protection in Emergency for Vulnerable Households and IDPs in Tigray), in italiano “Operazioni di soccorso umanitario e protezione d'emergenza
"Mi chiamo Khalid Dawud Nuru e ho avuto l’opportunità, grazie ai salesiani, di partecipare al progetto a Dilla Town, in Etiopia, rivolto a persone con disabilità nell’area di Sessa Kebele.
Prima di approdare in questo progetto avevo frequentato la settima classe ed ero passato all'ottava, ma poco dopo ho dovuto abbandonare il percorso di studi perché la scuola non era accessibile alle persone con problemi di udito come me; non c'era, infatti, una classe che potesse accogliere gli studenti con questo tipo di problemi. È stato molto difficile comunicare con le persone perché la maggior parte dei membri della comunità non sapeva parlare il linguaggio dei segni.
Lasciata la scuola avevo intenzione di aprire una mia piccola impresa, ma è stato molto difficile lavorare perché non riuscivo a vendere ciò che avevo programmato a causa della barriera linguistica ed ero davvero infastidito e disperato.
Una volta entrato a far parte di questo progetto, potevo almeno comunicare con i compagni di classe, i formatori, le persone del centro di formazione TVET (Technical and Vocational Education and Training) e gli operatori del progetto grazie al supporto del traduttore della lingua dei segni. Grazie alla traduzione in lingua dei segni ho potuto frequentare efficacemente il corso professionale di lavorazione del legno che stavo seguendo.
Ho trascorso circa tre mesi al Dilla Polytechnic College per la formazione professionale, ho svolto un mese di formazione sulle ICT (Information and Communication Technology), cinque giorni di formazione sulle abilità di vita e un mese di apprendistato. Infine, ho sostenuto un esame finale e ho ottenuto la certificazione.
Durante questo periodo, ho acquisito molte competenze che mi hanno permesso di essere assunto da un'azienda di falegnameria nota come Ertale Metal and Woodworks nella città di Dilla e ora lavoro lì dal 7 ottobre 2024."
Khalid ha preso parte al progetto “I–LEAD: Inserimento Lavorativo attraverso Educazione Accessibile e Digitalizzazione”, che nasce dall’esigenza di contrastare l’abbandono scolastico e l’esclusione sociale e lavorativa delle fasce di popolazione che si trovano in condizione di maggiore vulnerabilità in Etiopia con particolare attenzione alle persone con disabilità. Finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), il progetto è realizzato dal VIS insieme a CBM Italia e in partenariato con i Salesiani di Don Bosco, ECDD (Ethiopian Center for Disability and Development), CBM Etiopia e Cooperativa Sociale Albergo Etico.
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