La catastrofe umanitaria etiope
Da novembre 2020 in Etiopia è in atto una catastrofe umanitaria. Il conflitto tra forze governative e regionali e la conseguente interruzione di servizi, energia, rifornimenti e comunicazioni hanno costretto migliaia di persone a scappare dal Tigray.
Tra loro Ermes ed Agos, due ragazzi tra i 2800 sfollati oggi ospiti della Sino-Ethiopian School di Mekelle. In cerca di un luogo sicuro, hanno camminato per settimane dopo essersi dovuti separare da tutto quello che era per loro quotidianità, casa, averi e affetti. Ogni giorno pensano alle proprie famiglie rimaste indietro, con le quali è quasi impossibile comunicare dal momento che sono state interrotte le linee telefoniche.
Oltre a Mekelle, i Salesiani operano da 45 anni nelle comunità di Shire, Adigrat e Adwa. In queste aree, dove le ripercussioni degli scontri armati si sono sommate alla crisi alimentare dovuta all’invasione di locuste e all’emergenza epidemiologica da Covid-19, il numero di persone in stato di indigenza estrema è salito a 600mila. Con la campagna “Etiopia, emergenza silenziosa” VIS e Missioni Don Bosco vogliono supportare l’azione umanitaria in soccorso di queste persone dei Salesiani nel Tigray.