Vaccino bene comune universale. Il VIS sottoscrive l'appello lanciato da Yunus
“L'unico modo per sradicare definitivamente la pandemia è avere un vaccino che possa essere somministrato a tutti gli abitanti del pianeta, nelle campagne o nelle città, uomini o donne, che vivono in Paesi ricchi o in quelli poveri”.
Mentre il mondo intero soffre per il dilagare dell’epidemia da Covid-19 e confida nella realizzazione di un vaccino in tempi record, il premio Nobel per la Pace Muhammad Yunus lancia un appello a governi e istituzioni di tutto il mondo. L’obbiettivo è promuovere il vaccino per il coronavirus come bene comune globale, libero da brevetti e disponibile, invitando le istituzioni a formulare una procedura univoca per determinare un equo livello di ritorno economico per la sua diffusione a tutti.
Anche il VIS aderisce all’appello di Yunus, nella consapevolezza che la salute sia un bene primario da promuovere e proteggere a livello universale, soprattutto nei contesti di fragilità e vulnerabilità: “Mai come in questo momento – afferma Nico Lotta, presidente del VIS – è evidente come tutto sia interconnesso a livello globale. Anche le soluzioni dovrebbero avere questa prospettiva ampia, in grado di tenere presente il bene comune di tutta la famiglia umana, senza lasciare indietro nessuno”.
Numerosi i firmatari dell’appello lanciato la Yunus in occasione del suo 80esimo compleanno, il 28 giugno. Tra questi premi Nobel, leader politici e personalità del mondo imprenditoriale, dello spettacolo, sociale e religioso, come Lech Wałęsa, Desmond Tutu, Mikhail Gorbachev, Malala Yousafzai, ma anche George Clooney, Bono, Jimmy Wales, Richard Branson e molti altri.