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resto@attivo nel mondo - In R.D. Congo proseguono le attività al Centro Don Bosco di Bukavu

In Repubblica Democratica del Congo nella scuola professionale Tuwe Wafundi del Centro Don Bosco ogni anno vengono accolti gratuitamente più di 100 ragazzi in situazioni di strada, per dare loro una formazione professionale, secondo le loro capacità, in muratura, saldatura, falegnameria o meccanica automobile.

Nei primi mesi del 2020 le attività del Centro sono state interrotte a causa del Covid-19. Durante l’estate, rispettando le disposizioni governative, si è cercato di adeguare e modificare il programma per non far perdere l’anno agli allievi e l’anno scolastico è stato prolungato per recuperare i quattro mesi di chiusura. Tuttavia, se all'inizio dell'anno di formazione professionale 2019-20 gli apprendisti studenti erano circa 120, quando sono riprese le lezioni, dopo il periodo di lockdown, il numero si è ridotto a 69; durante la sospensione alcuni hanno trovato un'altra occupazione o sono andati a cercarla altrove.

Per quanto riguarda il nuovo anno scolastico, gli iscritti ai corsi di formazione professionale sono già 177, ragazze e ragazzi tra i 17 e i 22 anni. Dopo un primo test di livello i futuri studenti vengo divisi in classi di alfabetizzazione e recupero scolastico, della durata di due mesi: spesso i ragazzi accolti sono analfabeti, non hanno terminato la scuola primaria, oppure hanno abbandonato la scuola da diversi anni. Dopo il corso gli allievi vengono distribuiti, secondo le loro capacità e aspirazioni, in quattro laboratori (muratura, montaggio e saldatura, falegnameria, meccanica automobilistica) dove seguono una formazione prevalentemente pratica. Alla fine dell’anno, quelli che superano l’esame finale vengono inviati per uno stage, preparato e monitorato in collaborazione con l’ufficio del lavoro, al termine del quale ricevono l’attestato professionale.

Il Centro don Bosco accoglie ogni anno anche 20 bambini in situazione di strada con l’obiettivo di reinserirli nelle loro famiglie. I bambini accolti frequentano una scuola formale o informale a seconda del loro livello, vengono supportati da una squadra di psicologi per tutto l’anno e insieme agli assistenti sociali del Centro vengono accompagnati in un percorso di reinserimento nelle proprie famiglie. È prevista anche una formazione sulle attività generatrici di reddito per le mamme di questi bambini: viene fornita loro una piccola somma perché possano esercitare un'attività e migliorare il loro tenore di vita al fine di assicurare la permanenza dei bambini nelle proprie case. Una volta reinseriti in famiglia i bambini continuano ad essere seguiti dagli assistenti sociali che continueranno le loro visite nell’ottica di aiutare i bambini a proseguire la scuola in una struttura vicina a casa loro e verificare che l’attività generatrice di reddito dei genitori prosegua .