Burundi, presentati i risultati dei due progetti realizzati insieme alla Fondazione Museke sulla salute femminile e infantile
Sono state numerose le sfide da affrontare ma finalmente a Bujumbura, in Burundi, l’11 maggio 2023 si è tenuto l'evento di presentazione dei risultati finali di un percorso che durava da circa tre anni. Un percorso non sempre facile, a causa di una serie di avvenimenti esterni imprevisti, come la pandemia da Covid-19 che ha avuto i suoi impatti anche e soprattutto in uno dei Paesi più poveri al mondo, l’ultimo secondo l’indice di sviluppo umano.
Il seminario è iniziato con un momento di condivisione davanti a una tazza di caffè, per favorire un clima di partecipazione e vicinanza, per poi aprirsi con un discorso di benvenuto di Monica Corna, rappresentante del VIS, e dalla rappresentante del “Ministro della Salute Pubblica e lotta contro l’HIV”.
Durante questi tre anni il VIS ha realizzato due progetti nel campo della salute finanziati dalla Fondazione Museke: uno centrato sulla lotta contro il cancro del collo l'utero e l’altro sulla salute materno-infantile, realizzati entrambi a Bujumbura. L’evento è proseguito con la presentazione dei risultati. Il dottor Gabriel, ginecologo, responsabile della clinica Cesaire e presidente dell’associazione Buracha, partner nel progetto, ha esposto con grande eloquenza e chiarezza tutto ciò che è stato fatto nel corso delle attività: acquisto di attrezzature dall’Italia come il macchinario per effettuare la colposcopia, materiali e prodotti farmaceutici, formazioni agli infermieri, ai medici e al personale di supporto che si è occupato della sensibilizzazione delle donne per favorire la partecipare allo screening.
Durante il progetto, infatti, sono state sottoposte a screening 2.419 donne di età compresa tra i 18 e 65 anni che vivono soprattutto di piccole attività commerciali o agricoltura, di cui l’83% sposate e con una media di 5 gravidanze. Il risultato di tutto questo lavoro ha evidenziato una prevalenza di carcinoma cervicale del 2.6%, un dato molto alto rispetto alla media italiana che è nettamente inferiore. Questo risultato fa riflettere sulla necessità di proseguire nella direzione intrapresa dal progetto: c’è necessità di implementare ulteriori campagne informative e di sensibilizzazione rivolte alla popolazione a rischio, integrare i piani di vaccinazione, i sistemi di screening e cura, proseguire nel potenziamento delle strutture sanitarie sia dal punto di vista formativo che strutturale.
Successivamente sono stati esposti dall’operatore del VIS in loco, Jean Paul, i risultati legati agli interventi realizzati in 17 centri sanitari che avevano lo scopo di migliorare i servizi rivolti alla maternità e alla prima infanzia: 108 infermieri sono stati formati sulle problematiche riguardanti i neonati, sono state fornite attrezzature e sono stati realizzati anche interventi strutturali. Dai risultati dello studio si evince chiaramente che l’intervento di questi tre anni del VIS e della fondazione Museke ha dato i suoi frutti. Ad esempio, il numero di nascite è aumentato del 79,9%, il numero di bambini vaccinati è aumentato del 20,7%, il numero di bambini ricoverati in ospedale è aumentato del 154,5% così come il numero di donne ricoverate è aumentato del 157,7%. Tutto questo grazie alla fiducia nella qualità delle cure, grazie anche al progetto. L’elaborazione dei dati raccolti relativi ai due progetti e quindi l’analisi dei risultati è stata fatta con l’aiuto di una ricercatrice e una dottoressa dell’università di Brescia che hanno accompagnato questo percorso. Infine, è stato dato spazio alla discussione e alle domande, in cui tutti hanno dimostrato attenzione, voglia di partecipare, soddisfazione e curiosità davanti ai risultati esposti.
Le 50 persone che hanno partecipato all’evento, tra cui persone che operano nel mondo sanità pubblica, attraverso domande, risposte, commenti, esperienze personali, hanno dimostrato quanto questi spazi siano importanti, rari ma necessari, per migliorare le cose. Il VIS, insieme a Museke e a tutte le persone che hanno lavorato in questi tre anni, ha dimostrato che è possibile migliorare le cose, come anche ha sottolineato Don Roberto, presidente della Fondazione Museke, nelle sue parole a chiusura dell'evento.