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resto@attivo nel mondo - In Mali prosegue l’impegno della campagna “Liberi di partire, liberi di restare”

In Mali procedono le attività del terzo anno del progetto “Liberi di partire, liberi di restare”, finanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI) e avente come beneficiari i giovani maliani a rischio di migrazione irregolare. Il Mali, infatti, è fra i Paesi africani che registra un alto tasso di emigrazione irregolare a causa della povertà e soprattutto della disoccupazione giovanile; la campagna CEI si pone come obiettivo quello di migliorare le condizioni socioeconomiche delle comunità più vulnerabili e offrire valide opportunità nel Paese come alternativa alla scelta della migrazione irregolare, promuovendo corsi di formazione professionale e favorendo l’inserimento lavorativo dei giovani maliani.

Le attività del progetto vengono implementate nei centri di formazione professionale gestiti dalla Congregazione dei Salesiani di Don Bosco (a Bamako, Touba e Sikasso) e con la Diocesi di Kayes. Nel centro di Touba, nel corso dell’anno, sono state costruite le infrastrutture e acquisite le attrezzature per la formazione dei giovani nelle materie agricole e il centro è stato predisposto per le attività: sono stati recintati dieci ettari di terreno, acquisiti gli animali adatti al clima della zona per l’allevamento, fornite le attrezzature alle cooperative coinvolte. Nonostante l'emergenza sanitaria, durante l'anno scolastico 2019-2020, circa un centinaio di giovani hanno seguito i corsi di formazione sulle tecniche agricole, con focus sull’andamento del mercato locale nel settore, nell’ottica di un inserimento lavorativo. Anche nel centro Dinguira a Kayes, sono stati fatti enormi progressi di adeguamento del centro per le attività, ad esempio è stato costruito un lago artificiale per l’allevamento dei pesci. Ad alcuni giovani, dopo la loro formazione, i responsabili del centro hanno dato l’opportunità di utilizzare parte dei terreni agricoli per svolgere attività generatrici di reddito. Inoltre, sono state messe a disposizione delle borse di studio delle quali hanno beneficiato, per il centro di Dinguria, sessanta giovani provenienti dalle zone rurali dell’area, tra cui ventuno donne, risultando uno strumento molto utile soprattutto nel periodo della pandemia. Il centro Père Michel di Bamako, invece, ha trasformato il proprio workshop di formazione su elettricità e fotovoltaico in un laboratorio di lavoro pratico a beneficio dei giovani e delle giovani del centro.

Tra le altre attività del progetto è stata creata una biblioteca digitale con contenuti aggiornati e scaricabili gratuitamente per gli studenti e le studentesse nei centri partner in Mali. La biblioteca digitale contiene già libri tecnici (elettricità, elettromeccanica, elettronica, meccanica automobilistica, costruzioni metalliche, disegni, fisica, chimica e inglese) ed una sessantina di libri sono in attesa di essere conservati negli archivi online.

Infine, il progetto prevede anche corsi di formazione e preparazione al lavoro dipendente, per tale ragione l'ufficio di collocamento giovanile di Sikasso, con il sostegno finanziario ed il contributo tecnico dei partner ed in collaborazione con il VIS, ha organizzato due corsi di formazione al lavoro. I temi trattati sono stati le tecniche di ricerca del lavoro, il diritto del lavoro, l’informazione sul lavoro, i nuovi profili professionali, dossier di candidatura, colloqui di lavoro, contratti e negoziazione salariale, le condizioni da soddisfare per qualificarsi per un lavoro e le referenze professionali