Presentato il premio Pier Paolo Ambrosi al Terzo Parlamento Rurale albanese
“La vita sorge dal villaggio”: è stato questo il claim del terzo Parlamento Rurale Albanese che si è tenuto a metà ottobre, un’iniziativa della Rete Albanese per lo Sviluppo Rurale (ANRD) e delle 34 organizzazioni della società civile parte della rete in partenariato con l’Università Agraria di Tirana che ha ospitato per tre giorni persone e associazioni provenienti dalle aree rurali di tutta l’Albania, offrendo loro uno spazio di condivisione su sfide e opportunità in questo settore.
Tre giorni intensi di sessioni plenarie, gruppi tematici e altre attività stimolanti, caratterizzati da partecipazione attiva, contributi, entusiasmo e interesse. Il terzo Parlamento Rurale del Paese arriva in un momento in cui il Parlamento albanese ha, da relativamente poco, approvato la legge sui Gruppi di Azione Locale proprio grazie ad un lavoro di advocacy partito dalle comunità rurali, creando una reale opportunità per sviluppare partenariati al fine di rafforzare la cooperazione locale per lo sviluppo rurale sostenibile. Ma la preparazione degli attori locali, delle unità di autogoverno locale, delle imprese e della società civile è ancora lontana dall’essere un investimento sostenibile per aumentare la fiducia degli attori nel collaborare ad un cambiamento pieno di sfide.
Dal 2017, anno in cui è stato lanciato il primo Parlamento Rurale Albanese, ANRD e i suoi membri si sono impegnati a sostenere un approccio dal basso per promuovere lo sviluppo sostenibile nelle aree rurali di cui il programma europeo LEADER è lo strumento principale. In questi otto anni il Parlamento Rurale ha creato uno spazio per promuovere il dialogo e la collaborazione tra istituzioni locali, organizzazioni, imprese, mondo accademico e attori locali, che portano alla luce i bisogni e le prospettive future delle aree rurali dell’Albania con l’obiettivo di richiamare l'attenzione delle istituzioni per attuare nuove riforme che possano migliorare la qualità della vita, le condizioni di lavoro e ridurre la carenza di infrastrutture.
Inoltre, si è sottolineato come sia fondamentale adottare approcci innovativi per affrontare sfide ingenti quali la migrazione, l’istruzione e il cambiamento climatico. Per la prima volta è stata organizzata l’Assemblea dei Giovani, creando opportunità per i giovani delle zone rurali, i giovani agricoltori e gli imprenditori di riunirsi nella loro Assemblea. In questa occasione i giovani imprenditori, attivisti e contadini hanno discusso il loro ruolo nelle comunità rurali e messo in evidenza l’emigrazione di massa degli ultimi anni, soprattutto dalle aree rurali, e la grande e urgente necessità di offrire maggiori e valide opportunità formative e occupazionali che possano incoraggiare i giovani a rimanere nei villaggi.
Inoltre, la quinta edizione di “Pro-Rural Women 2023”, organizzata nel quadro della Giornata Internazionale delle Donne Rurali, ha portato all'attenzione le sfide, le disuguaglianze, ma anche il contributo delle donne allo sviluppo dell'agricoltura. L’evento si è inserito all’interno del Parlamento Rurale per rafforzare la difesa di un settore, quello agricolo e rurale, delle comunità e di una società con pari opportunità per tutti. In questa occasione, donne e ragazze hanno avuto l’opportunità di discutere e scambiare visioni sulle priorità e sulle azioni da svolgere per migliorare il proprio benessere, il loro contributo all’agricoltura e per rafforzare la propria leadership nelle comunità rurali. Una fiera dei prodotti tipici locali ha ulteriormente suscitato l'interesse dei partecipanti nell’approfondire e valorizzare cultura, tradizioni e agrobiodiversità del Paese.
Il premio “Pier Paolo Ambrosi – leadership nello sviluppo rurale” ha reso ancor più particolare e speciale questo Parlamento per il VIS. Questo premio mira a rendere omaggio alla vita e all’eredità di Pier Paolo, cooperante del VIS e lo straordinario leader che è stato e che ha dato il via allo sviluppo rurale sostenibile in Albania. Il premio onorerà la memoria di Pier Paolo riconoscendo e celebrando gli stakeholder locali che hanno dimostrato leadership e dato un contributo significativo allo sviluppo sostenibile delle comunità rurali in tutta l’Albania. In questa edizione il premio, che verrà conferito ogni due anni durante le edizioni del Parlamento Rurale Albanese, è stato accordato agli Agenti di Sviluppo Locale, figura professionale che Pier Paolo ha fortemente promosso e sostenuto e nella quale ha fortemente creduto. L'Agente di Sviluppo Locale è un punto di riferimento per la comunità e un ponte tra istituzioni e società civile.
Gianluca Ambrosi, figlio di Pier Paolo, era presente in questa occasione speciale. Per il VIS l’emozione e la commozione non sono mancate, consapevoli di quanta fortuna e insegnamento ci siano stati nel condividere, passo dopo passo, il percorso avviato da Pier Paolo, e quanta responsabilità ci sia nel volerlo portare avanti con trasparenza, impegno e tanto amore per le comunità rurali.
In uno dei suoi ultimi articoli, scritto proprio per il VIS, Pier Paolo ha sottolineato come l’ecologia integrale sia l’espressione attuale di un processo di sviluppo integrato che il VIS porta avanti già dal 2009 in aree montane e particolarmente marginalizzate, riconoscendo in uno sviluppo che vede l’uomo come parte e non centro del mondo, in cui i processi di ciascun elemento (ambiente, economia, animali) si influenzano a vicenda, la vera via per lo sviluppo sostenibile.
Questo è stato il Parlamento di tutti: giovani agricoltori, pastori, piccoli produttori e aziende agricole familiari, donne, imprenditori innovativi, giovani delle zone rurali, associazioni dei produttori e unità di autogoverno locali.
Una delegazione con rappresentanti delle istituzioni e produttori di Malesi e Madhe e Shkoder è stata possibile grazie al supporto del VIS nell’ambito del progetto “Laghi d’Albania – Promozione di modelli di turismo sostenibile e responsabile per lo sviluppo inclusivo delle comunità”, finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
Citando Pier Paolo in una delle sue ultime mail: “Si tratta comunque di un cammino appena avviato, quindi con risultati anche buoni, ma pure con imperfezioni e limiti. La strada da percorrere è lunga”. Purtroppo, la mancata partecipazione di alcune figure istituzionali evidenzia ulteriormente la necessità di azioni adeguate e concrete da parte di coloro che dovrebbero essere più attivi in questo processo di transizione e comprendere che le comunità rurali sono la chiave dello sviluppo sostenibile.