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Il Nunzio Apostolico a Luanda per visitare e prender parte alle attività del VIS

In data 3 e 4 Gennaio 2024 il Nunzio Apostolico, in rappresentanza di Papa Francesco in Angola, accompagnato dal segretario Padre Cristopher, dal giovane seminarista Luca e da Padre Giorgio attivo nel territorio abruzzese nella lotta contro le droghe, le violenze e le discriminazioni di genere, hanno preso parte alle attività gestite dal VIS e dalla Rete dei Salesiani di Don Bosco a Luanda.

Nella serata di Mercoledì 3, dopo una breve presentazione della metodologia adottata dell’equipe di primo contatto, i partecipanti sono stati accompagnati nei focos Aeroporto e Piazza Primeiro de Maio e hanno potuto vedere le consuete attività volte a sensibilizzare i giovani in situazione di strada sulla possibilità di intraprendere un percorso di reinserimento familiare. Partecipare a tali attività serali si è rivelato propedeutico alla comprensione del percorso intrapreso dai giovani che scelgono di seguire la via del reinserimento familiare e che vengono accolti nei centri.

Il giorno seguente, accompagnati da Padre Manolo, gli ospiti hanno visitato dapprima la scuola Salesiana e, successivamente, la chiesa e il Centro di Formazione Professionale del distretto di Sambizanga nel quartiere di Lixeira. Conoscere il contesto in cui i Salesiani di Don Bosco insieme al VIS operano ha permesso loro di costruirsi un’idea su come i corsi di formazione per impieghi come saldatore, elettricista, tecnico per impianti di condizionamento, tecnico informatico e personale d’albergo offrano una reale opportunità d’inserimento lavorativo.

Approfittando della vicinanza, la visita è continuata a Casa Mama Margarida, il secondo centro di accoglienza per ragazzi già inseriti nel percorso. L’organizzazione degli spazi, come le attività musicali e sul legno intagliato, radicati nella cultura locale, hanno stupito gli ospiti che sono stati accolti dai canti di benvenuto dei ragazzi. L’ultimo centro visitato è stato Casa Beata Anuarite che al momento accoglie 10 ragazze in situazione di vulnerabilità le quali, entusiaste della visita, hanno mostrato i loro lavori di creazione di gioielli.