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Medase Paa Ghana! Il mio Servizio Civile in Ghana

Pubblichiamo il diario di Elena, volontaria SCU del VIS in Ghana:

“Qual è la tua missione? Vieni in pace?” mi domanda la Queen Mother di Senase, un villaggetto nella regione occidentale del Ghana. Quando me lo chiede è luglio e io sono in Ghana da appena qualche giorno. Lì per lì non so cosa rispondere. D’altronde, presa dall’entusiasmo di un nuovo inizio per di più in una terra lontana dalla mia, non mi sono ancora presa il tempo per metabolizzare la mia presenza in Ghana, il perché questo posto e non un altro.

Mi sento più un libro vuoto, un libro di pagine bianche in attesa di una mano che le macchi di inchiostro. Nei mesi successivi, ci ripenso più volte e nella mia testa cerco di dare una risposta, questa volta decisa e concreta, alla domanda. E allora mi chiedo “cos’è che sei venuta a fare in Ghana?” In Ghana ci sono arrivata perché spinta dalla voglia di mettermi nuovamente in gioco, crescere non solo come persona, ma anche come professionista e dedicarmi a ciò che ad oggi io chiamo “la mia missione”: portare nelle comunità in cui lavoro temi - troppo spesso relegati nella sfera dei “girls talks” e spiacevoli per molti - come quelli della violenza di genere, della salute ed empowerment femminile.

Ecco, grazie al VIS sto avendo la possibilità di occupare con la mia presenza effettivamente questi spazi comunitari. Occupare non nel senso di espropriare o imporre, ma semplicemente di essere presente, ovvero esserci lì e in quel momento.

E allora al Ghana - che per me rimane una terra di possibilità - e alla squadra VIS dico 'Medase paa', grazie per tutto!"

Elena