In Etiopia un progetto di assistenza umanitaria per le popolazioni colpite dal conflitto in Tigray
Nonostante la conclusione del conflitto che ha colpito il Tigray, regione nel nord dell'Etiopia tra il 2020 e il 2022 i bisogni della popolazione sono ancora tanti. Con l'obiettivo di dare una risposta concreta a queste problematiche, nel mese di gennaio ha preso il via un nuovo progetto volto a migliorare l'accesso delle popolazioni in situazione di vulnerabilità di questa regione a servizi di emergenza completi e di qualità.
Grazie a questo progetto, intitolato “Assistenza umanitaria e cura del trauma per le popolazioni colpite dalla guerra nella regione del Tigray” e finanziato dagli Enti Salesiani italiani ed elvetici attivi nel settore della solidarietà internazionale (di cui oltre al VIS fanno parte Fondazione Don Bosco nel Mondo, Fondazione Opera Don Bosco onlus, Fondazione Opera Don Bosco nel Mondo, Missioni Don Bosco), il VIS prosegue il suo lavoro di sostegno ai Salesiani di Don Bosco al fine di contribuire, promuovere e migliorare i servizi di assistenza alimentare e psicosociali a favore della popolazione locale, in particolare gli sfollati, gli adolescenti e i giovani.
La strategia di intervento comprende due componenti interconnesse: da una parte la fornitura, l'assistenza alimentare e il supporto nutrizionale per le comunità locali e gli sfollati interni, dall’altra il sostegno psicosociale alle famiglie colpite dal conflitto nelle città di Mekelle, Adigrat, Adwa, e Shire.
Ed è proprio nel supporto alimentare che il progetto trova una componente essenziale al fine di rispondere i bisogni primari della popolazione. Per quanto riguarda questa attività, si prevede di raggiungere direttamente circa 2.000 membri delle comunità locali e delle popolazioni sfollate del Tigray. In totale, considerando anche i familiari dei destinatari delle attività, il progetto si prefigge di raggiungere indirettamente 15.030 persone.
Già in questi primi mesi sono stati ottenuti risultati importanti attraverso un primo ciclo di distribuzioni. Ad ogni famiglia sono stati distribuiti 25 kg di farina e 3 litri di olio. Nella città di Mekelle, dove la distribuzione è avvenuta il 9 febbraio, sono state supportate 275 famiglie. Ad Adwa l’attività si è svolta il 13 febbraio in sostegno di 200 famiglie. Il 21 febbraio si è intervenuti ad Adigrat distribuendo a 230 famiglie ed infine, a Shire, il 2 maggio in favore di 200 famiglie. In totale con questa prima distribuzione 905 famiglie hanno ricevuto supporto.
Il processo di selezione è stato condotto con grande attenzione anche grazie all’esperienza e conoscenza del contesto locale in possesso dei Salesiani e la collaborazione delle autorità locali è stato possibile garantire che l'aiuto arrivasse ai destinatari target del progetto, ovvero le persone in situazione di maggior vulnerabilità.
Parallelamente è avvenuta anche la distribuzione degli integratori alimentari ad alto contenuto nutrizionale. Attività, questa, riservata a madri che allattano, donne incinte e bambini sotto i 5 anni. In totale sono state supportate 667 famiglie che hanno ricevuto 25 kg di famix e 10 kg di riso (69 nuclei a Mekelle, 160 ad Adigrat, 238 ad Adwa e 200 a Shire).