Attività di prevenzione del bullismo a Casa Mama Muxima a Catete in Angola
La prevenzione del bullismo inizia con la consapevolezza, si alimenta con l'empatia e fiorisce con l'azione collettiva per creare un ambiente di rispetto e inclusione.
A Casa Mama Muxima a Catete, venerdì 24 maggio, questa missione è stata abbracciata con molta partecipazione dai giovani accolti nel centro che, dopo aver visto un video introduttivo, hanno avuto l'opportunità di riflettere sulle implicazioni del bullismo condividendo le proprie esperienze. Per i giovani, l'empatia è risultata essere un elemento fondamentale, insieme alla comunicazione aperta e al sostegno reciproco.
L'educatrice sociale Patricia Da Silva, dell’equipe di reinserimento familiare della Rete Salesiana Dom Bosco, ha guidato la discussione fornendo strumenti psicologici per prevenire e contrastare il bullismo. Si è sottolineata l'importanza di intervenire tempestivamente e di assumersi la responsabilità di fornire supporto alle vittime. Il messaggio chiave è stato chiaro: la sofferenza degli altri non può essere ignorata e richiede un impegno collettivo per essere affrontata.
I giovani hanno mostrato un forte interesse nell'apprendere strategie concrete per promuovere un clima di rispetto e inclusione. Si è discusso anche del ruolo degli spettatori (chi vede atti di bullismo consumarsi a scapito di altri), incoraggiandoli ad assumere un atteggiamento attivo nel contrastare il bullismo. Questo approccio è fondamentale per creare comunità più sicure e solidali.
L’attività si è conclusa con una promessa di impegno collettivo nella promozione di una cultura fondata sul rispetto reciproco e su un’accresciuta consapevolezza dell'importanza della prevenzione del bullismo. Le discussioni e le attività svolte rappresentano una solida base per riflessioni future, e costituiscono un ponte possibile tra sensibilizzazione e azione.
Questa attività è stata svolta nell'ambito del progetto “Il futuro è nelle nostre mani: azioni integrate per la tutela e la promozione dei giovani in Angola” realizzato dal VIS in collaborazione con i Salesiani di Don Bosco e finanziato dall’8XMILLE della CHIESA CATTOLICA.