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In Angola, a Luanda, si è tenuto un cinedibattito sui giovani, la responsabilità e l'impatto dei social media

Nella città di Luanda, lo scorso 27 aprile, due eventi distinti hanno catturato l'attenzione dei giovani desiderosi di crescere, imparare e connettersi con il mondo che li circonda. Presso il cinema ISUP, i Volontari dell'Istituto di Scienze Religiose dell'Angola, in collaborazione con il VIS, hanno tenuto un dibattito dal titolo “Autoresponsabilità giovanile (Chi è la colpa del tuo fallimento?)”.

La visione del film "Talented Hands" ha ispirato la discussione sul valore della responsabilità personale nelle proprie scelte di vita. Emília Matias, la relatrice, ha sottolineato l'importanza di stabilire obiettivi chiari esortando i giovani a investire nella propria crescita personale, a imparare nuove competenze e a perseguire le proprie aspirazioni con determinazione.

Nella stessa giornata, nell'auditorium Cónego Manuel das Neves, i Volontari di San Paolo, sempre in collaborazione con il VIS, hanno affrontato un tema altrettanto rilevante ovvero “Analisi dell'uso delle reti sociali e del loro impatto sulla vita dei giovani”. Nell’occasione, José Kundy, giornalista e formatore, ha sollevato domande provocatorie che hanno spinto i partecipanti a riflettere sul valore delle loro interazioni online sottolineando i rischi della dipendenza dai social media e incoraggiando i giovani a considerare alternative più salutari, come la lettura. Se da un lato si è discusso sulla responsabilità personale e sul perseguimento attivo degli obiettivi, dall'altro si è analizzato l'impatto sempre più pervasivo dei social media sulla salute mentale e sul benessere.

Entrambi gli eventi hanno offerto ai giovani strumenti indispensabili per la ricerca di un equilibrio tra l'online e l'offline. In un'epoca in cui le sfide e le opportunità sono in costante evoluzione, l'empowerment individuale e la consapevolezza collettiva rimangono fondamentali per la crescita e lo sviluppo della prossima generazione. Queste attività rientrano nel progetto CEI “Il futuro è nelle nostre mani - Azioni integrate per la tutela e la promozione dei giovani in Angola”.