L’entusiasmo dei festeggiamenti per il cessate il fuoco ha nuovamente lasciato spazio alle tensioni e alle preoccupazioni.
L’entusiasmo dei festeggiamenti per il cessate il fuoco ha nuovamente lasciato spazio alle tensioni e alle preoccupazioni.
“La questione di Gerusalemme è lì da 73 anni e, purtroppo, siamo ancora fermi allo stesso punto” sono le parole del Regional Program Coordinator-Middle East del VIS Luigi Bisceglia, il quale prende
Con la Pasqua si è conclusa la campagna “Pane per Betlemme” a sostegno del
Il forno dei Salesiani, cuore pulsante della campagna Pane per Betlemme, parla di fede e solidarietà.
Nell’ambito del progetto “Child Friendly Schools” realizzato in Palestina e finanziato dall’Agenzia Italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS), il VIS ha voluto dedicare un’attenzione partic
Il mio nome è Munir Quassis e sono padre di 3 bambini. George, uno dei mie figli, è affetto da una disabilità fisica e mentale, viviamo tutti in una piccola casa al secondo piano, che rende i movimenti ancora più difficili per lui.
Ero un operaio dei giardini pubblici di Betlemme, ma purtroppo il lavoro è stato interrotto, così ho lavorato come operaio in una ditta di costruzioni in Israele.
Ero senza assicurazione, sono caduto e mi sono rotto una vertebra. Da allora sono a casa senza lavoro. Sono uno dei beneficiari del programma del Forno Salesiano che distribuisce pane gratuitamente; la mia casa è abbastanza lontana dal centro, quindi ci vado e prendo il pane per tutta la settimana.
Prima della pandemia più di un quarto della popolazione palestinese viveva al di sotto della soglia di povertà e si stima che quest’anno le famiglie bisognose siano aumentate del 30%. La comunità salesiana, presente a Betlemme dal 1891, cerca di supportare la popolazione locale, in particolare i giovani, sia cristiani sia musulmani, che vivono con le loro famiglie in condizioni di vulnerabilità, disagio e marginalizzazione.
Il forno salesiano di Betlemme da 130 anni dona gratuitamente pane ai più bisognosi. La campagna Pane per Betlemme punta ad aumentare in questo momento difficile il numero di beneficiari del pane
Il mio nome è Basma Giacaman vengo da Beit-Sahour. Faccio parte dell’Unione delle Donne Arabe di Beit-Sahour, un’organizzazione femminista fondata nel 1956 che porta avanti diverse attività. Vorremmo ringraziare i Salesiani per il loro contributo nel fornire gratuitamente il pane a 21 famiglie a Beit-Sahour attraverso l’Unione delle Donne Arabe. So che potrebbe sembrare irrilevante fornire pane gratuitamente. In realtà, per una famiglia che non ha reddito, questo aiuta a coprire le spese giornaliere e può fare la differenza nelle grandi famiglie: 6 pagnotte per una famiglia di sei persone è una buona forma di assistenza. Conosco una mamma che viene a prendere il pane due volte a settimana, perché abitano lontano da qui. Lei e suo marito in questo momento sono disoccupati, vivono in affitto e hanno un membro della famiglia con una disabilità fisica. Grazie alla fornitura gratuita di pane hanno potuto utilizzare i loro soldi per poter provvedere ad altre necessità.
Prima della pandemia più di un quarto della popolazione palestinese viveva al di sotto della soglia di povertà e si stima che quest’anno le famiglie bisognose siano aumentate del 30%. La comunità salesiana, presente a Betlemme dal 1891, cerca di supportare la popolazione locale, in particolare i giovani, sia cristiani sia musulmani, che vivono con le loro famiglie in condizioni di vulnerabilità, disagio e marginalizzazione.
Il forno salesiano di Betlemme da 130 anni dona gratuitamente pane ai più bisognosi. La campagna Pane per Betlemme punta ad aumentare in questo momento difficile il numero di beneficiari del pane.
Per i diari di resto@ttivo nel mondo condividiamo la testimonianza di Rebecca che, dopo un lungo periodo di atte
Il 16 novembre è stato avviato un nuovo progetto in Palestina, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), guidato dal VIS in partenariato con due organizzazioni non