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Ad agosto in Palestina e Israele aumentano i casi di Covid-19: in Israele parte la somministrazione della terza dose per gli over 30

La Palestina ed Israele nel mese di agosto hanno registrato un’impennata di casi di Covid-19. Ad oggi la Palestina conta 337.405 casi, 316.998 ricoveri e 3.672 decessi, mentre Israele 1.055.836 casi, 6.990 decessi e 969.221 ricoveri.

In Israele la scelta delle modalità di svolgimento delle attività scolastiche idonee a contenere i contagi continua a far discutere i membri del nuovo governo e, a causa dell’aumento dei casi, la riapertura del Paese ai turisti, inizialmente prevista nel mese di giugno, continua ad essere rimandata.

La campagna di vaccinazione sta proseguendo in maniera massiccia: Israele ha iniziato, da quasi un mese, la somministrazione della terza dose di vaccino che, ad oggi, è prevista per coloro che hanno superato i trent’anni.

In Palestina, invece, la campagna vaccinale prosegue lentamente, le dosi somministrate risultano essere 1.917.190, che rappresentano circa il 22% della popolazione dai 18 anni in su.

Il più alto numero di casi si registra nella striscia di Gaza e Nablus risulta il governatorato più colpito in Cisgiordania.

Anche il VIS sta facendo quotidianamente i conti con l’emergenza: l’implementazione dei progetti prosegue con ritmi regolari, ma negli ultimi mesi alcune iniziative sono state modificate o cancellate per poter garantire la salute e la sicurezza del personale, dei partner e dei beneficiari. Molte attività continuano a svolgersi online ma la maggior parte delle missioni previste dall’Italia sono state cancellate o rimandate.

Nonostante la situazione pandemica attuale, però, gli operatori del VIS, nel rispetto della sicurezza di tutti, continuano con passione e dedizione il loro lavoro in Palestina.