26 agosto 2013 - La "guerra" ha ripreso, a una ventina di km a nord di Goma. "A Ngangi, come nelle due "estensioni" del Centro Don Bosco in città, la situazione è calma, le attività si svolgono come al solito, siamo sicuri che don Bosco ci protegge. Ma penso che sia mio dovere informarvi della situazione che prevale a nord di Goma. Le forze dell'Onu si sono impegnate a rendere la città sicura, anche se finora non sono state molto efficaci. " - scrive Piero padre Gavioli, direttore del Don Bosco Ngangi Goma, nella sua ultima lettera. La condividiamo con tutti i nostri lettori e sostenitori.
31 luglio 2013 - Tutte le persone che non fanno parte delle forze di sicurezza nazionali e possiedono un’arma da fuoco a Goma e nelle località a nord del capoluogo della provincia orientale del Nord Kivu sono considerate “una minaccia imminente per i civili”: lo afferma la missione delle Nazioni Unite nella Repubblica Democratica del Congo (Monusco) in un nota in cui fissa un ultimatum stabilendo che hanno tempo fino alle 16:00, ora locale, di domani per consegnare le armi in una base dei ‘caschi blu’ e aderire a un processo di smobilitazione.
3 giugno 2013 - Raggiunta una tregua nella Repubblica Democratica del Congo, ci scrive il direttore don Pietro Gavioli per aggiornarci sulla ripresa delle attività nel Centro Don Bosco Ngangi.
24 maggio 2013 – Ancora spari su Goma, in Repubblica Democratica del Congo. Dal Centro Don Bosco, il direttore don Piero Gavioli condivide con noi gli ultimi tristi aggiornamenti.
“Cari fratelli e sorelle,
ieri mattina abbiamo sentito parecchie cannonate, a distanza ravvicinata. Hanno continuato fino alle 11, e anche all'inizio del pomeriggio. Poi silenzio, difficile da interpretare. Si dice che l’M23 vuole impedire la venuta di Ban Ki-moon a Goma, o mostrare la sua forza.
21 maggio 2013 - Padre Piero Gavioli, direttore del Centro Don Bosco Ngangi dove operano i volontari internazionali del VIS, ci aggiorna sulla situazione in Nord Kivu.
20 maggio 2013 - Sono ripresi gli scontri nel Nord Kivu. Ce lo conferma la nostra volontaria internazionale a Goma, Monica Corna, con una email arrivata proprio questa mattina. "Da due giorni sono ripresi i combattimenti tra M23 e FARDC, ora son a 12 Km da Goma. Per ora la città segue i ritmi normali, scuole e negozi sono aperti."
E' vivido il ricordo delle 12mila persone accolte pochi mesi fa nel Centro Don Bosco Ngangi e, con la speranza che la popolazione non si trovi di nuovo in pericolo e costretta a fuggire, seguiamo con attenzione l'evolvere della situazione.
14 maggio 2013 - Il Centro Don Bosco Ngangi di Goma ha una lunga tradizione di partenariato con il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR), soprattutto nell’ambito dell’accoglienza dei bambini vittimi di violenza e dei bambini non accompagnati ed in attesa del reinserimento familiare.
8 aprile 2013 - I Volontari del VIS- Volontariato Internazionale per lo Sviluppo- mettono a disposizione il loro entusiasmo e la loro professionalità per realizzare i nostri progetti nei 40 Paesi in cui il VIS è presente. La loro testimonianza è preziosa per capire come funziona il mondo della cooperazione, difficile da comprendere senza una conoscenza diretta. Albino si trova da più di due anni in Repubblica Democratica del Congo e racconta la sua esperienza.
21 marzo 2013 - I bambini della scuola Giovanni Paolo II di Maleo (Lodi) sono gemellati con i ragazzi del Centro Don Bosco Ngangi di Goma dal 2011 nell’ambito delle attività di gemellaggio promosse dal VIS- Volontariato Internazionale per lo Sviluppo.
20 marzo 2013 - Il generale Bosco Ntaganda si è consegnato la mattina del 18 marzo all’Ambasciata Statunitense di Kigali in Rwanda. La notizia sorprende se si conosce Basco Ntaganda, ricercato dalla Corte Penale Internazionale (CPI) per crimini di guerra dal 2006 e leader dei ribelli del CNDP (Congresso Nazionale per la Difesa del Popolo) dal 2008, nella cui posizione ha potuto godere di illeciti privilegi dovuti alla gestione delle risorse minerarie della zona. In seguito alla firma, il 23 marzo 2009, di un accordo di pace con il governo di Kinshasa, era stato integrato con tutti i suoi uomini nei ranghi dell’esercito regolare.