Dopo l'incontro tra il presidente George W. Bush, il premier israeliano Ehud Olmert e il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese (ANP) Abu Mazen, è stata inaugurata la conferenza per la pace sul Medio Oriente ad Annapolis. La conferenza, considerata come la via ufficiale della fase finale dei negoziati di pace, affronterà argomenti tali quali il sostegno internazionale al processo di pace, le riforme istituzionali e un accordo globale in Medio oriente.
Sono presenti quasi 50 delegazioni, comprese quella siriana e saudita, oltre a numerose istituzioni internazionali dall'Onu all'Unione Europea. L'Italia è rappresentata dal Ministro degli Affari Esteri, Massimo D'Alema.
È entrata da qualche giorno in vigore a Cittadella (Padova) una ordinanza che regola le procedure di richiesta di residenza per i cittadini stranieri. Il documento prevede che i cittadini stranieri che vogliano stabilire la propria residenza nella località veneta debbano dimostrare di avere una entrata economica annuale di almeno 5,000 euro e di vivere in una casa decorosa.
Daniela Coppola, tutor del corso da qualche anno, ci dice come si diventa esperti in cooperazione.
Domanda: Diventare esperto di cooperazione è un sogno di molti giovani, desiderosi di dare il proprio contributo per un mondo migliore. Come si fa? Il corso entra nel vivo della pratica della cooperazione ma dà anche dei presupposti teorici. Sono importanti?
La Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo (CRC 1989) all'art. 28 recita: "1. Gli Stati parti riconoscono il diritto del fanciullo all'educazione, e in particolare, al fine di garantire l'esercizio di tale diritto in misura sempre maggiore e in base all'uguaglianza delle possibilità:
a) rendono l'insegnamento primario obbligatorio e gratuito per tutti;
b) incoraggiano l'organizzazione di varie forme di insegnamento secondario sia generale che professionale, che saranno aperte e accessibili a ogni fanciullo[...]
c) garantiscono a tutti l'accesso all'insegnamento superiore con ogni mezzo appropriato, in funzione delle capacità di ognuno
A diciotto anni della Convezione ONU sui diritti del fanciullo, nata 30 anni dopo l'omonima Dichiarazione, oggi si "celebra" la Giornata nazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Numerosi gli appuntamenti in tutta Italia.
Secondo i dati ONU, ogni giorno 26.575 bambini tra gli 0 e i 5 anni muoiono nel mondo. Antonio Scalvi, Presidente della sezione italiana dell'Unicef, lancia un appello per questa giornata e propone di "non "celebrare" ma di assumere nuovi impegni". Infatti, dopo la ratifica della Convenzione del 1991, l'Italia ha fatto molto per diffonderla e sensibilizzare la società ma manca ancora molta strada da fare.
Nei giorni 20 e 21 novembre 2007, in occasione della chiusura del progetto "Tutti diversi, tutti uguali: promovendo i diritti umani dei bambini Rom ed Gipsy a livello di base in Albania", il VIS Albania organizza due eventi importanti presso il Centro Sociale Don Bosco di Tirana.
Mentre in Florida la Corte Suprema fermava l’esecuzione capitale di Mark Dean Schwab, la terza commissione dell'Assemblea delle Nazioni Unite approvava, in uno storico 15 novembre, la moratoria internazionale della pena di morte, sostenuta con convinzione dall’Italia, anche nei tre precedenti tentativi falliti (1994, 1999, 2003).
Si terrà a Lisbona venerdì 16 e sabato 17 novembre, il forum “Istituzioni Nazionali per i Diritti Umani: la chiave di volta per la promozione e la protezione dei diritti umani”.
Un tempo erano gli italiani meno abbienti a frequentarli, poiché durante il giorno lavoravano per mantenere la famiglia, ma oggi sono gli stranieri, in particolare di provenienza rumena, ad affollare le aule dei corsi serali nei Centri territoriali permanenti per l'educazione degli adulti. Sono marocchini, cinesi e romeni i più assidui frequentatori. E, soprattutto, donne. Un trend in netta divergenza con la realtà scolastica italiana dove in classe vi è ancora una netta prevalenza di studenti maschi.
E' davvero molto recente l'idea che nell’ambito della strategia per lo sviluppo, i diritti umani possano (e debbano) giocare un ruolo importante sia in termini di indicatori che di risultati attesi.