Boris Tadic, candidato del partito democratico (DS) è stato rieletto presidente della Serbia battendo il candidato radicale serbo (SRS). Secondo gli analisti, i cittadini della Serbia hanno mostrato una vera coscienza politica e una reale esigenza di cambiamento. Su queste elezioni, però, pesava anche la questione del kosovo.
All'indomani della catastrofe che colpì il sud-est asiatico, il 26 dicembre 2004, il VIS, insieme ai salesiani di Don Bosco ed al Don Bosco Network (rete di ONG salesiane europee), scese in campo per fornire assistenza immediata alle popolazioni colpite dal maremoto.
Oggi, a tre anni di distanza da questo tragico evento, il VIS ha voluto documentare l'impegno e il lavoro svolto in loco attraverso foto e parole raccolte in un book fotografico a testimonianza dell'apporto umano e materiale di chi si è impegnato in prima linea.
All'indomani della catastrofe che colpì il sud-est asiatico, il 26 dicembre 2004, il VIS, insieme ai salesiani di Don Bosco ed al Don Bosco Network (rete di ONG salesiane europee), scese in campo per fornire assistenza immediata alle popolazioni colpite dal maremoto.
Oggi, a tre anni di distanza da questo tragico evento, il VIS ha voluto documentare l'impegno e il lavoro svolto in loco attraverso foto e parole raccolte in un book fotografico a testimonianza dell'apporto umano e materiale di chi si è impegnato in prima linea.
In queste ore sono a migliaia i civili che stanno trovando rifugio nel vicino Camerun, approfittando della temporanea tregua seguita alla decisione dei ribelli filo Sudan di ritirarsi fuori dal centro urbano per dispiegare meglio le forze in vista della battaglia decisiva.
Il ponte che collega la capitale del Ciad alla città camerunense di Kusseri è stato riaperto nella giornata di ieri, consentendo alla popolazione di fuggire ai combattimenti e di ripararsi nel paese vicino. Secondo Helene Caux, portavoce a Ginevra dell'Unhcr che cita fonti camerunensi, i ciadiani che passano il confine sono migliaia.
La situazione a N'Djamena, la capitale del Ciad, continua ad essere confusa.
La rete AGIRE procede con la pianificazione dell'intervento umanitario nelle zone più colpite dal ciclone Sidr (distretti di Barguna, Bagherat, Patuakhali e Sundarban). Il network di ONG (ActionAid, Amref, Save the Children, VIS, WWF) sta realizzando azioni che coinvolgeranno 160mila persone, a cominciare dalle fasce della popolazione più vulnerabili (donne, disabili, orfani e anziani).
L'Area di educazione alla Mondialità della Caritas di Palermo ha recentemente avviato e promosso molte iniziative sul territorio palermitano, volte alla sensibilizzazione su tematiche quali l'intercultura e l'immigrazione.
Sabato 9 febbraio nelle edicole romane e nelle librerie, al prezzo di € 6,00, sarà presente la nuova edizione di Roma multietnica - Guida alla città multiculturale, villaggio editoriale 2008.
La guida multietnica nasce dall'esperienza del Settore multiculturale delle Biblioteche del Comune di Roma, impegnate da molti anni in un progetto di conoscenza e comunicazione con le diverse culture che coesistono e interagiscono nel nostro Paese e nella nostra città.
Da questi scambi sono scaturite le prime due edizioni di una guida alla Roma interculturale: "La Città invisibile" (dicembre 1998) e "Roma multietnica" (aprile 2000) e l'ultima edizione che troverete a breve in edicola.
Da luglio a novembre 2007 un'equipe mobile di Medici Senza Frontiere (MSF) ha visitato e intervistato centinaia di stranieri impiegati come lavoratori stagionali in agricoltura nelle regioni del Sud Italia. I dati raccolti nel corso dell'indagine evidenziano le inaccettabili condizioni di vita, salute e lavoro cui gli stranieri sono costretti. Già nel 2004 MSF aveva visitato le campagne del Sud Italia per portare assistenza sanitaria agli stranieri impiegati come stagionali e per indagare questa scomoda realtà, denunciando le vergognose condizioni di vita e il preoccupante stato di salute in cui gli stranieri versavano.
A distanza di tre anni MSF ha potuto constatare che nulla è cambiato.
Non è passata nemmeno una settimana dalla stretta di mano davanti al paese ed al mondo intero tra Kibaki il presidente attuale del Kenya e Odinga capo dell'Opposizione, eppure gli scontri tra le due etnie, Kikuyu e Luo, sono ancora più sanguinose, complicando ulteriormente i tentativi di mediazione della crisi politica portati avanti dall'ex segretario generale della Nazioni Unite Kofi Annan.
È stato firmato nella Repubblica Democratica del Congo, dopo dieci anni di guerra, un accordo di pace tra l'esercito, i ribelli dell'ex-generale Nkunda e le milizie Mayi-Mayi.
Oggi i gruppi armati esclusi dal trattato di pace di quattro anni fa, hanno l'occasione di partecipare alla ricostruzione di un Paese devastato da una lunga guerra civile, che ha causato 4 milioni di morti e 400.000 profughi.