resto@ttivo nel mondo - Con il nuovo incubatore al via le start-up palestinesi
Nonostante le crescenti difficoltà legate al Covid-19, si è conclusa la prima business plan competition nel quadro del progetto “Start Your Business!” finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) ed organizzata con il supporto tecnico e logistico dell’Università di Betlemme.
La selezione, divisa in 3 diverse fasi, ha permesso di individuare 27 business, tra imprese già esistenti e nuove idee di start-up, che verranno create, rilanciate o convertite tramite il Bethlehem Business Incubator e lo Yunus Centre.
La prima fase, iniziata a luglio e durata più di un mese, ha previsto il lancio di un bando promosso dai partner di progetto sia in Cisgiordania sia a Gaza, che ha permesso di ricevere ben 240 domande di supporto per start-up e business già esistenti, con idee molto diverse tra loro che spaziavano dalla coltivazione idroponica a servizi di consulenza legale online accessibili a tutti. Gli esperti dell’università hanno successivamente analizzato una ad una le proposte iniziali riducendole a 60 sulla base di criteri come l’innovazione, la fattibilità, la capacità di creare impiego o l’impatto sociale.
Durante la seconda fase, lo staff congiunto VIS – Università di Betlemme ha intervistato i team di tutte le start-up per approfondire le idee di business al fine di valutarle con più precisione e ridurle nuovamente ad un numero compreso tra 25 e 30.
Per concludere il processo di selezione, gli esperti dell’università hanno condotto una formazione sulle nozioni di base relative alla creazione e gestione di un business prima di lavorare con i partecipanti in un workshop sulla revisione e lo sviluppo definitivo delle loro idee imprenditoriali. Parallelamente, lo staff dei due incubatori dell’Università ha analizzato ed individuato i servizi necessari a migliorare o lanciare i business. Infatti, durante i prossimi mesi, le start-up beneficeranno in primis di consulenze sulla scrittura di business plan, marketing e registrazione legale e successivamente di una serie di servizi come la creazione di un’identità visiva o di un sito web che permetterà di trasformare le idee imprenditoriali in veri business operativi nel mercato palestinese.