resto@ttivo - In Etiopia è attivo il supporto a piccole e medie imprese, giovani e donne colpiti dalle conseguenze economiche del COVID-19
L'emergenza legata al COVID-19, oltre ad avere conseguenze sulla salute delle persone, ha anche gravi conseguenze sull'economia e sui posti di lavoro in tutti i Paesi colpiti. L’Etiopia non fa eccezione e, nonostante i dati ufficiali siano confortanti, gli effetti delle restrizioni imposte dal governo al fine di contenere la diffusione del virus hanno inevitabilmente avuto conseguenze economiche. Le micro, piccole e medie imprese(PMI) sono quelle che più stanno pagando il prezzo di questa situazione, in un contesto in cui la maggioranza dei lavoratori autonomi vive intorno ai livelli minimi di sussistenza.
Per tali ragioni, nell’ambito del progetto Enhancing Job Opportunities and Employability (EnJOY) finanziato dall’Unione Europea, sono state intraprese attività di supporto per le conseguenze economiche causate dall’emergenza COVID-19. EnJOY è un progetto interregionale, di 42 mesi, che il VIS implementa in partenariato con Caritas Svizzera, la Chiesa Cattolica etiope e Vita. L’obiettivo del progetto è quello di contribuire al miglioramento delle capacità delle autorità locali per sostenere in modo proattivo l’occupabilità dei giovani e delle donne, tramite un migliore accesso alle informazioni rispetto alle opportunità di lavoro e migliorando l’offerta lavorativa.
Con l'insorgere delle nuove difficoltà dettate dal Covid-19, il VIS ha contribuito nei distretti di Dilla Zuria (Regione delle Nazioni, Nazionalità e Popoli del Sud) e Dale (Regione del Sidama) alla produzione e distribuzione di dispositivi di protezione, nonché alla distribuzione di generi alimentari, in stretta collaborazione con gli uffici governativi di competenza. Sono state prodotte tramite PMI del territorio, già impegnate nel settore tessile, 5.000 mascherine di protezione lavabili, e distribuite a 800 destinatari tra giovani disoccupati, donne e sfollati interni. Per 400 di questi, ritenuti più vulnerabili, il supporto ha previsto anche la fornitura di generi alimentari, in totale sono stati distribuiti 140 quintali di farina, 50 di riso e 2000 litri d’olio. Infine, sono state fornite alle unità sanitarie locali afferenti ai 2 distretti 10.000 mascherine chirurgiche a supporto degli operatori sanitari più esposti nella lotta alla diffusione del virus.