Il futuro nelle nostre mani: noi giovani protagonisti dello sviluppo in Angola
È passato circa un mese e mezzo dall’arrivo di Michele in Angola per lavorare all’avvio e all’implementazione delle azioni previste nel progetto “Il futuro nelle nostre mani: noi giovani protagonisti dello sviluppo in Angola”, cofinanziato dalla Commissione Europea per stimolare la partecipazione attiva dei giovani alla vita sociale e civile del paese.
“L’angola è ricca di contrasti”, racconta Michele, “grattacieli ultramoderni fanno da sfondo ad una situazione socioeconomica difficile”. È in tale contesto che il VIS, i Salesiani Don Bosco e altre realtà istituzionali angolane hanno avviato una collaborazione progettuale volta ad attuare azioni per aumentare la partecipazione attiva dei giovani in attività di solidarietà e volontariato.
Il progetto prevede la realizzazione di diverse iniziative: di carattere culturale, come attività di espressione artistico-culturale e proiezioni cinematografiche, ricreativo, come tornei di sport, e formativo, tra le quali spiccano la creazione di diversi punti informativi sul volontariato nelle università locali e la realizzazione del primo manuale del Volontariato in Angola.
Inoltre, il progetto punta alla creazione di un vero e proprio Osservatorio permanente della gioventù, che realizzi annualmente uno studio sociale sui problemi, le paure e le aspettative della popolazione più giovane. Un primo risultato atteso è il coinvolgimento dei giovani mediante la creazione di una social community che consenta ai giovani angolani di fare network tra loro.
In questi giorni, infatti, è stato lanciato tra i giovani nativi digitali un concorso di idee per la creazione di un logo per il progetto: “Il futuro nelle nostre mani”. L’iniziativa ha già coinvolto 1800 giovani grazie ai social media, e altri ragazzi, accolti nei centri salesiani, saranno coinvolti mediante attività in presenza.
I partecipanti al “Concorso di Idee” presenteranno le loro creazioni in occasione del workshop di lancio del progetto alla presenza delle autorità locali e dei media. Tale iniziativa darà avvio ad un primo dialogo tra istituzioni e giovani, inserendosi in un percorso più strutturato, che prevede l’avvio di un processo di empowerment dei funzionari pubblici locali sui temi della partecipazione e dell’advocacy e di un pieno coinvolgimento dei ministeri che afferiscono ai giovani e allo sport.