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È disponibile “Vite sospese”, il sesto episodio di “Sirene” il podcast del VIS sull’Ucraina che resiste

“Vite sospese” è il titolo del sesto episodio di "Sirene - Storie dall'Ucraina che resiste", il podcast del VIS che accompagna in un viaggio attraverso l'Ucraina in guerra, per incontrare i protagonisti dei progetti di cooperazione e sviluppo avviati insieme alla rete salesiana.

Dopo il lancio nel settembre 2023 e 5 episodi che raccontano l’Ucraina anche attraverso la voce dei protagonisti, si è giunti al sesto episodio, “Vite sospese”, dove è Alberto Livoni, coordinatore dei programmi umanitari del VIS, a guidare gli ascoltatori nelle aree di crisi dove il VIS e poche altre organizzazioni non governative sono attive.

L’Ucraina si prepara ad affrontare un nuovo inverno di guerra che sarà di gran lunga peggiore rispetto ai precedenti. Grazie ad Alberto, si arriverà fino a Dnipro, avamposto estremo per chi cerca ancora di prestare assistenza sul terreno. Si ascolteranno le voci di chi si ostina a non lasciare le proprie case e chi, nonostante mille difficoltà, cerca di tenere in piedi i progetti di supporto psico-sociale e umanitario in favore delle persone più fragili.

Cliccare qui per ascoltare “Vite sospese”.

Questo episodio del podcast è stato realizzato con il contributo della Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) nell’ambito del progetto “SAFE-UKR: Support and Assistance for Families in Emergency in Ukraine” portato avanti dal VIS in collaborazione con la Congregazione Salesiana (di cui fanno parte le fondazioni Opera Don Bosco onlus di Milano e Lugano, la fondazione Don Bosco nel Mondo di Roma e le Missioni Don Bosco di Torino), CUAMM, AVSI, Step In e Genofund for the Future.

L’obiettivo di “Sirene” è quello di raccontare le storie di rifugiati e sfollati interni che hanno potuto resistere agli orrori della guerra e sopravvivere in condizioni dignitose grazie ai progetti di cooperazione e aiuto umanitario. Come, per esempio, la cittadella modulare di Mariapolis a Leopoli, gestita dal Comune e dalla rete salesiana, che con i suoi 1400 posti ha rappresentato e rappresenta tuttora il punto di riferimento per gli sfollati, che qui possono trovare il supporto necessario per riorganizzare le proprie vite.

Raccontare di città come Kiev che, agli occhi dei più attenti, svela le ferite di questa guerra feroce e insensata, e dell’impegno delle organizzazioni della società civile nel mettere in piedi azioni di cooperazione estremamente efficaci e capaci di coinvolgere la stessa società ucraina, abbracciando la forma più alta di resistenza: quella della solidarietà.

Cliccare qui per ascoltare gli altri episodi di “Sirene”.