A Cabinda, in Angola, si realizza il sogno di Alexandre
Nel cuore di Cabinda, in Angola, c'è una storia che incarna un vecchio proverbio: "Montagne con montagne non si incontreranno mai, ma persone con persone un giorno si incontreranno." Questa saggezza è diventata realtà attraverso la vita di Alexandre Poba, un giovane di 25 anni che ha recentemente ricevuto una nuova sedia a rotelle. È stata una trasformazione che ha segnato profondamente la sua vita, grazie al fervente sostegno dei giovani del Volontariato Missionario Salesiano di Cabinda.
Il tutto è partito dalla campagna “La Persona con Disabilità Fisica è una di Noi”, una chiamata all’azione che ha toccato il cuore delle persone e che da Cabinda è arrivata sino in Italia, dove ha ricevuto tutto il sostegno dei volontari dell’Associazione Menonera Missionaria di Leno.
L'impegno del VIS e dei Salesiani di Don Bosco ha incoraggiato i giovani di Cabinda a percorrere strade di cittadinanza e promozione del volontariato. L'iniziativa ha superato ogni aspettativa, portando non solo un miglioramento tangibile nella vita di Alexandre ma anche sensibilizzando la comunità sulle sfide quotidiane affrontate dalle persone con disabilità.
Alexandre, nonostante le difficoltà fisiche, è un volontario instancabile, dedito a contribuire al miglioramento della società. La campagna ha aperto le porte della solidarietà, dimostrando che l'unione di persone, a prescindere dalle distanze geografiche, può portare a risultati straordinari. Con la sedia a rotelle, che oltre a essere un mezzo di locomozione è diventata uno strumento di autonomia e libertà, si sente ora più protetto e libero di svolgere attività quotidiane che prima erano un'ardua impresa.
Alexandre ha espresso la sua gioia e gratitudine per il realizzarsi di un sogno a lungo atteso. Questa nuova sedia a rotelle non solo gli consentirà di affrontare sfide quotidiane, ma gli aprirà le porte a una serie di attività che prima erano difficili: “Sono molto felice di aver realizzato il mio sogno di ricevere una nuova sedia a rotelle che mi aiuterà a realizzare tante attività. Prima avevo difficoltà a procurarmi ciò di cui avevo bisogno, anche solo andare in un posto in cui qualcuno mi sta aspettando. Ora posso prepararmi per andarci, camminando. E per raggiungere un luogo ci arrivavo molto sporco, ora con una sedia a rotelle credo che le cose saranno molto diverse”.
Uno speciale ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla campagna di inclusione dei giovani con disabilità fisica in Angola: al VIS, all'Associazione Menonera di Leno, al Progetto Integrato di Cabinda (PIC) e ai suoi sponsor che hanno fornito il supporto logistico per la distribuzione delle sedie a rotelle a Cabinda. Un ringraziamento speciale anche al Progetto “Il Futuro nelle Nostre Mani - Azioni Integrate di Protezione e Promozione dei Giovani in Angola” e all'Unione Europea, che hanno sostenuto il Movimento Missionario Salesiano di Cabinda.