L'epidemia di coronavirus si sta diffondendo anche nei Paesi del Sud del mondo, dove l'impatto rischia di essere ancora più devastante che in Europa, a causa della fragilità del contesto socio economico e sanitario.
I nostri operatori di sviluppo hanno scelto di restare nei Paesi in cui operiamo per rimanere accanto a chi ha bisogno e per cercare di frenare l’avanzata del Covid-19. Nonostante le difficoltà legate alle restrizioni previste dal contenimento del contagio, stanno cercando di riorientare i progetti verso nuove povertà e nuovi bisogni a supporto a chi è stato più colpito dall’emergenza.
In Angola, i ragazzi e le ragazze in situazione di strada nel periodo del lockdown sono piú che ma esposti ai rischi della strada, alle malattie, all’eventuale contagio del Covid-19, alla mancanza di fonti di sussitenza, alle violenze. Il VIS ha aperto due centri di emergenza per accoglierli, dare loro protezione, cibo e attenzione.
In Bolivia il VIS ha effettuato un monitoraggio delle famiglie in situazione di vulnerabilità e con le quali da alcuni mesi si stava già lavorando per reintegrare il loro bambino accolto presso un centro per minori. Questi nuclei, trovandosi già in una situazione di fragilità, sono stati colpiti duramente dal blocco di tutte le attività e si sono trovate in situazione di indigenza alimentare. Il VIS sta riorientando il progetto di ricongiungimento familare in una azione di aiuto umanitario con distribuzione di pacchi alimentari a questi nuclei.
In Albania, anch'essa molto colpita dalla pandemia, gli operatori del VIS si sono spinti fino ai villaggi più lontani della regione montuosa nel nord per portare aiuti alimentari a persone fragili rimaste isolate a causa del lockdown.
Le persone che stiamo aiutando erano già in situazioni difficili anche prima che arrivasse il coronavirus. In questo periodo complesso per tutti noi, loro sono state colpite ancora più duramente.
Ti chiediamo di sostenerci per cercare di contenere l'epidemia in questi Paesi e per continuare ad aiutarli.