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Emergenza Ucraina

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cosa stiamo facendo?

Il VIS è in prima linea nella risposta all'emergenza in Ucraina. Sosteniamo le comunità salesiane presenti sia in Ucraina (a Kiev, Leopoli, Zytomyr, Dni­pr, Odessa, Korostyshiv, Peremyshlany e Bibrka) sia nei Paesi limitrofi per prestare soccorso alla popolazione civile, distribuire beni di prima necessità e mettere in salvo le persone in fuga dai bombardamenti. Stiamo assistendo anzitutto donne e bambini che rappresentano la maggior parte degli sfollati interni e dei profughi.

 

Come stiamo operando?

Affinché il nostro intervento possa essere quanto più efficace ed efficiente ci stiamo raccordando con numerosi soggetti, a più livelli.

Operiamo anzitutto in coordinamento con gli altri enti salesiani di solidarietà internazionale (Fondazione Don Bosco nel Mondo - Roma, Fondazione Opera Don Bosco onlus - Milano, Fondazione Opera Don Bosco nel Mondo - Lugano, afferente all’Ispettoria Lombardo-Emiliana, Missioni Don Bosco - Torino).

Ci stiamo coordinando anche con le altre 9 ONG salesiane a livello mondiale (che compongono il Don Bosco Network) ed in particolare con la polacca Mlodzi Swiatu SWM e la statunitense Salesian Missions.

Siamo inoltre in contatto con Salesiani per il Sociale, che è l'ente salesiano italiano incaricato del coordinamento dell'accoglienza dei profughi in arrivo nel nostro Paese, che sarà affidate alle varie opere salesiane nel nostro territorio.

Al tempo stesso lavoriamo in sinergia con le altre organizzazioni umanitarie partecipando alle riunioni promosse dalla rete delle ONG attive in Polonia.

Ultima ma non meno importante, la nostra partecipazione, insieme alle altre ONG del CINI, ai due tavoli di coordinamento, uno su minori e l'altro più generale sulla crisi in Ucraina, convocati rispettivamente dal Ministero per le Pari Opportunità e dal Ministero degli Affari Esteri.

Stiamo cercando di mappare i bisogni al meglio, raccogliendo quante più informazioni attraverso i coordinamenti e recandoci anche in prima persona nell'area di crisi: due nostri operatori sono andati in Polonia, a Varsavia, Cracovia e al confine con l'Ucraina, per una missione di assessment.

Questa guerra scuote tutti e anima ciascuno ad attivarsi. Ci siamo attivati anche noi, in maniera strategica, affinché ogni aiuto vada dove più serve e chiunque abbia bisogno possa ricevere la giusta assistenza.

Stiamo rispondendo sinergicamente a questa primissima emergenza e stiamo al contempo lavorando ad un intervento strutturato con una prospettiva di medio-lungo termine: oggi per offrire accoglienza e beni di prima necessità, domani per costruire una nuova quotidianità, domani ancora per ricostruire un Paese.

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