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Il VIS e AIDDA insieme per l’Ucraina

“È dal 2014 che effettivamente ci sono scontri all’interno dell’Ucraina e i Salesiani ci sono sempre stati” ha affermato Chiara Lombardi, Direttrice Generale del VIS, la quale durante il webinar “Al fianco dell’Ucraina: uniti nell’emergenza, come aiutare concretamente” organizzato da AIDDA, Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti di Azienda, ha spiegato in che modo il VIS sta intervenendo in Ucraina.

Le comunità salesiane presenti nel Paese, infatti, sono numerose: da anni i missionari ucraini gestiscono scuole, centri giovanili e case di accoglienza per minori in difficoltà. Al sorgere del conflitto i Salesiani hanno affermato che non solo non avrebbero lasciato l’Ucraina, ma si sarebbero adoperati per diventare un punto di riferimento per la popolazione aiutando quanto più possibile le persone in difficoltà.

“Un esempio concreto del contributo dei missionari è quello della casa di accoglienza di Leopoli” racconta la Direttrice del VIS, “dove non solo minori e orfani ma anche molte famiglie si sono mosse per cercare protezione nei primi giorni del conflitto; in questo contesto i Salesiani hanno creato un corridoio portando le persone in salvo nelle case salesiane in Slovacchia”.

Uno dei vantaggi della rete salesiana, infatti, è che è presente non solo in Ucraina ma anche nei Paesi limitrofi, in particolare in Polonia, in Slovacchia, in Moldavia e in Romania.

“In questo momento il ruolo del VIS è, come sempre, supportare i salesiani contribuendo a mettere in atto due tipologie di intervento: all’interno del Paese e all’esterno, favorendo la spola tra l’Ucraina e gli altri Paesi”, afferma Chiara Lombardi.

Negli ultimi giorni i missionari si sono adoperati per trasformare qualsiasi luogo in un posto quanto più possibile sicuro, parcheggi e cantine, ad esempio, sono stati trasformati in rifugi improvvisati e oggi una missione del VIS partirà per la Polonia per analizzare la situazione da vicino e capire in che modo poter canalizzare efficacemente gli aiuti al fine di progettare degli interventi che possano rispondere non solo ai bisogni immediati, ma anche alle esigenze che il conflitto comporterà nel medio e nel lungo periodo.

“Noi stiamo seguendo questa crisi dall’inizio perché il radicamento che i Salesiani hanno ci permette di avere notizie in qualsiasi momento” ha affermato Ilaria Nava, Responsabile Comunicazione e Media Relations del VIS, “stiamo raccontando come si sta muovendo la nostra rete al fine di indirizzare gli aiuti di coloro che vogliono supportare la popolazione ucraina. Giorni fa ho avuto l’opportunità di seguire a distanza un’intervista a don P. Mykhaylo Chaban, ispettore dei Salesiani in Ucraina, il quale ci ha raccontato quali sono le necessità e le speranze di tutti i missionari salesiani e noi seguiremo la situazione ora dopo ora. Tuttavia, continueremo a raccontare anche del lavoro che il VIS svolge negli altri Paesi poiché migliorare l’educazione è il nostro primo contributo volto a prevenire i conflitti”.

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