resto@ttivo #diaridalmondo – RD Congo, sensibilizzazione e prevenzione al Covid-19: più di cento dispositivi TIPP-TAP realizzati
Per i diari di resto@ttivo nel mondo, oggi pubblichiamo la testimonianza di Ben Kamuntu, referente per la comunicazione VIS in Repubblica Democratica del Congo.
Siamo contenti di condividere le notizie da Goma, città della parte orientale della Repubblica Democratica del Congo, nella regione dei Grandi Laghi. Come in tutto il mondo, la pandemia sta avendo anche in Congo conseguenze negative sulla vita delle persone, sia in termini socio-economici che educativi. I bambini ed i giovani dal mese di marzo 2020 sono a casa, ma senza nessuna possibilità di studiare online, come avviene in Europa. Dal 15 agosto 2020 il Governo congolese ha dichiarato la fine del lockdown, con la conseguente riapertura di tutte le attività (tranne la scuola), ma il virus è ancora in circolazione e continua ad essere un pericolo per tutti. In questo periodo il VIS ha moltiplicato le azioni di sensibilizzazione per contribuire a fermare la diffusione del Covid-19. Infatti, grazie al progetto CEI ed il sostegno dei giovani volontari del Don Bosco, sono stati affissi nelle principali zone della città di Goma e del territorio del Nyirangogo più di 400 manifesti con illustrate le misure igieniche da osservare, 1000 dépliant e 3000 mascherine sono state distribuite alle persone più vulnerabili, soprattutto anziani e persone affette da malattie croniche. Spot radiofonici sono stati trasmessi 9 volte al giorno e un video animato è circolato sui social network, con più di 17.000 persone coinvolte. Ad oggi, la radio continua a trasmettere i nostri messaggi, anche se non più pagata dal progetto, perché crede nell’importanza di questa azione. 15 presidenti dei comitati sanitari di 15 zone della città di Goma e del territorio del Nyragongo, che coprono oltre 500.000 abitanti, hanno beneficiato di una formazione sul trattamento e prevenzione della malattia e sulla fabbricazione artigianale e a basso costo di un dispositivo per il lavaggio delle mani chiamato TIPP-TAP con materiali accessibili alla comunità. Più di 100 dispositivi TIPP-TAP sono stati realizzati dai membri della comunità e fungono da modello per l'intera città.