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La pandemia come occasione per investire in un’istruzione al passo con l’era digitale

L’associazione CNOS-FAP (Centro Nazionale Opere Salesiane - Formazione Aggiornamento Professionale) coordina i Salesiani d’Italia impegnati a promuovere servizi di Orientamento, Formazione e Aggiornamento professionale con lo stile di Don Bosco in circa 60 sedi operative sparse per il territorio italiano.

Considerato il suo quotidiano operato negli istituti di istruzione e formazione professionale (IeFP), da tempo investe in quello che considera il futuro pilastro del settore scolastico italiano: le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) e la didattica digitale. Questa trasformazione digitale considerata una sfida per offrire un’istruzione al passo coi tempi, si è poi resa necessaria dall’improvvisa emergenza.

In un contesto in cui circa il 70% degli iscritti vive in situazione di vulnerabilità o potenziale esclusione a causa di diversi fattori (socio-economici, difficoltà di apprendimento, discriminazione) e il 15% ha origini migratorie, la sospensione delle attività laboratoriali nell’IeFP italiana ha escluso i giovani vulnerabili che non hanno a loro disposizione una tecnologia sufficiente in termini di strumentazione e connettività per accedere e usufruire pienamente delle opportunità di formazione da remoto.

Ecco perché anche CNOS-FAP si è subito attivata all’interno del progetto “La risposta del VIS, Salesiani per il sociale Aps e CNOS-FAP all’emergenza COVID-19 in Italia - Salesian Solidarity with Italy: the Emergency Response to COVID-19” finanziata dalla U.S. Agency for International Development. In particolare immaginando l’implementazione di quattro misure a supporto dell’apprendimento a distanza dei giovani vulnerabili nell’IeFP italiana:

  1. la digitalizzazione di testi e manuali;
  2. l’acquisto di licenze, software, piattaforme e simulatori di realtà virtuale per i laboratori;
  3. la formazione dei formatori e l’attuazione di linee guida ICT;
  4. l’acquisto e la distribuzione di 100 laptop, 250 tablet e 150 kit di connessione per la formazione a distanza.

La pandemia in quanto acceleratore di dinamiche positive e negative quali la repentina innovazione digitale, l’aumento delle disuguaglianze, la crisi sanitaria e socioeconomica, non ha fatto altro che rendere più evidenti ed acuire i divari (digitali e non) che il sistema di IeFP italiano ha accumulato nel corso degli ultimi anni rispetto agli altri paesi europei.

All’interno del progetto USAID si è quindi voluto cogliere l’occasione di formulare nuove soluzioni di sviluppo che permettano alle IeFP di apportare un cambiamento strutturale nel sistema scolastico e generare un’istruzione e formazione professionale più aperta, inclusiva, dinamica, efficace e realmente professionalizzante attraverso le ICT.