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Uccisi tre operatori di MSF in Tigray: sgomento e ferma condanna

"Abbiamo appreso con sgomento la notizia di tre operatori di Medici Senza Frontiere uccisi ieri in Tigray, nel nord dell'Etiopia - afferma Nico Lotta, presidente del VIS - esprimo a nome di tutto il VIS vicinanza alle loro famiglie e a tutto il personale dell'organizzazione". 

Nella giornata di ieri i corpi senza vita di Maria Hernandez, coordinatrice dell’emergenza nella regione, Yohannes Halefom Reda, assistente coordinatore, e l'autista Tedros Gebremariam Gebremichael sono stati trovati nei pressi del mezzo su cui stavano viaggiando. Una notizia che si aggiunge a quella di fine maggio, relativa all'uccisione di un altro operatore umanitario della ONG Cisp, ucciso nella Regione.

"Mi unisco all'appello che Medici Senza Frontiere ha divulgato per condannare tale atto omicida verso persone che stavano svolgendo il proprio lavoro portando aiuto alla popolazione civile, auspico la fine di ogni conflitto e la ricomposizione della situazione che sta provocando una crisi inarrestabile. Il mio pensiero va a tutti gli operatori del VIS e della altre ONG che rischiano ogni giorno la vita per svolgere la loro missione".