Mathieu, il giovane educatore al fianco dei bambini Talibé
Grazie al finanziamento del gruppo croato “Martina Udženija with love for kids of Senegal”, promosso dalla famiglia Udženija in memoria di Martina, è stato possibile finanziare il percorso di formazione di Mathieu Faye come educatore sociale.
Nel 2005 Mathieu inizia a frequentare l’oratorio del Centro Don Bosco dove, da appassionato di calcio, si ritrova a giocare con gli amici. All’oratorio ha l’opportunità di entrare in contatto con il gruppo dei giovani dell’Azione cattolica, molto attivo a Dakar, che lo spingerà a impegnarsi in prima persona come animatore per le attività con i giovani vulnerabili.
Il primo contatto di Mathieu con i bambini Talibé è stato, infatti, proprio al Centro Don Bosco nel 2011, quando si è iniziata a notare la loro presenza durante le attività ludiche e sportive dell’oratorio. Da quel momento i Padri del Centro Don Bosco hanno incoraggiato la presenza dei Talibé dedicando loro delle attività specifiche e offrendogli la colazione.
I bambini Talibé (“alunni”) sono bambini che vengono affidati dai loro genitori - a volte poverissimi, analfabeti e in difficoltà nel mantenimento dei figli - ai responsabili delle scuole coraniche chiamate daaras gestite dai marabouts (“insegnanti”). Questi ultimi dovrebbero occuparsi sia dell’educazione religiosa sia di quella scolastica dei bambini, ma molto spesso li sfruttano mandandoli durante il giorno a mendicare soldi o cibo. Se i Talibés non consegnano quotidianamente alla scuola la quantità di denaro o il cibo richiesto, vengono puniti con pene molto severe, motivo per cui molti di loro fuggono dalle daaras e iniziano a vivere in strada.
Negli anni al Centro Don Bosco le attività con i Talibé sono continuate, così come l’impegno di Mathieu, sia come volontario sia come professionista. Nel 2014 egli ha infatti conseguito un certificato di educatore sociale, grazie al supporto economico della Fondazione Real Madrid.
Dal 2017 è il Progetto Martina a provvedere alla retribuzione di Mathieu come educatore sociale. In questi anni, grazie a questo supporto economico, egli ha potuto svolgere un tirocinio formativo di 3 anni presso un centro di accoglienza per bambini in situazione di strada e di continuare le attività di animazione e di accoglienza con i bambini Talibé presso il Centro Don Bosco.
Ad oggi Mathieu è diventato il coordinatore delle attività con i Talibé del Centro Don Bosco e inoltre si occupa dell’accompagnamento di 5 giovani vulnerabili, che grazie alle borse di studio fornite dal progetto Martina, stanno seguendo dei percorsi di formazione e conseguiranno i loro diplomi in diversi settori (idraulica, ristorazione e sartoria).
Riportiamo qui un breve messaggio di Mathieu su ciò che significa per lui il progetto Martina: “Questo progetto è stata un’occasione unica di crescita personale e professionale. Mi ha permesso di migliorare le mie conoscenze e competenze attraverso il percorso di tirocinio, di toccare con mano la gestione di un centro di accoglienza fino a diventare coordinatore delle attività dei Talibé del centro Don Bosco. Allo stesso tempo mi ha dato l’opportunità di conoscere tante altre condizioni di vulnerabilità che toccano i bambini e i ragazzi e di accompagnarli in un percorso di formazione, fondamentale per la loro realizzazione nella società”.
Thanks to the funding of the Croatian group "Martina Udženija with love for kids of Senegal" promoted by the Udženija family in memory of Martina, it was possible to finance Mathieu Faye's training as a social educator, to the point of becoming coordinator of activities with Talibé children at the CSE Ker Don Bosco.
In 2005 Mathieu, like many young people from all over the world, began attending the oratory of the Don Bosco Centre where, as a football enthusiast, he spent a lot of time playing with his friends. At the oratory, he also had the opportunity to come into contact with the Catholic Action youth group, which is very active in Dakar, and which encouraged him to be personally involved in activities with vulnerable young people.
Mathieu's first contact with the Talibé was in fact at the Don Bosco Centre in 2011, when he began to notice their presence during the oratory's games and sports activities. Since then, the Fathers of the Don Bosco Centre have encouraged the presence of the Talibé children by dedicating specific activities to them and offering them breakfast.
Talibé (“pupils”) are children who are entrusted by their parents - sometimes very poor, illiterate and in difficulty in maintaining them - to the heads of the Koranic schools called daaras run by the marabouts(“teachers”). The latter should take care of both the religious and school education of the children, but very often they exploit them by sending them during the day to beg for money or food. If the Talibés do not deliver the required amount of money or food to the school on a daily basis, they are punished with very severe penalties. For this reasons, many Talibés flee the daaras and start to live in the streets.
Over the years, the activities at the Don Bosco Centre with the Talibé have continued, as has Mathieu's commitment, both as a volunteer and as a professional. In 2014 he obtained a certificate as a social educator, thanks to the financial support of the Real Madrid Foundation.
Since 2017, Project Martina has been paying Mathieu as a social educator. During these years, thanks to this economic support, he has been able to carry out a 3-year training internship at a reception centre for street children and to continue his animation and reception activities with Talibé children at the Don Bosco Centre.
To date, Mathieu has become the coordinator of activities with the Talibé at the Don Bosco Centre and he is also in charge of accompanying 5 vulnerable young people who, thanks to the scholarships provided by the Martina project, are following training courses at the Don Bosco Centre and will obtain their diplomas in various sectors (plumbing, catering and tailoring).
Here is a short message from Mathieu on what the Martina project means to him: "This project has been a unique opportunity for personal and professional growth. It has allowed me to improve my knowledge and skills through my internship, to experience the management of a reception centre and to become the coordinator of the Talibé activities at the Don Bosco centre. At the same time, it gave me the opportunity to get to know many other conditions of vulnerability that affect children and young people, and to accompany them on a training path, which is essential for their fulfilment in society".