I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia: i dati regione per regione
Il “Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza” (Gruppo CRC), del quale fanno parte 100 associazioni tra cui il VIS, ha pubblicato la seconda edizione del Rapporto “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia - I dati regione per regione”, al fine di fornire una panoramica regionale sui dati relativi ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e di dare un contributo alle istituzioni locali fornendo informazioni utili a comprendere le condizioni in cui vivono i bambini e gli adolescenti; scopo ultimo del lavoro è, infatti, migliorare la capacità di tutela e di effettiva promozione dei diritti in oggetto su tutto il territorio nazionale.
Il Rapporto regionale presenta sette raggruppamenti tematici ed è organizzato in schede regionali che offrono dati sintetici e comparabili relativi alle aree tematiche individuate - ogni scheda illustra il dato relativo a ogni regione mettendolo a confronto con quello nazionale. Inoltre, i dati vanno letti congiuntamente a quelli riportati nei Rapporti di aggiornamento annuale sull’attuazione della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che il Gruppo CRC pubblica regolarmente.
Nonostante la mole limitata di dati disponibili, la seconda edizione conferma un dato già emerso nella prima: la fruizione dei diritti dell’infanzia a seconda della regione in cui si vive è fortemente disomogenea. Per quanto concerne la carenza di dati, inoltre, la mancanza di informazioni derivanti da fonti ufficiali sulla violenza esercitata su persone di minore età e sui minorenni con disabilità continua ad essere grave, impedendo conseguentemente la realizzazione di interventi mirati e puntuali; un tentativo di ovviare a tale impedimento è stata la scelta di includere nell’edizione del 2021 del Rapporto regionale i dati relativi alle vittime minorenni di una serie di reati, una misura che si è rivelata efficace sebbene non sia sufficiente a fornire un quadro completo del fenomeno.
Ciò che emerge dall’approfondimento effettuato a livello territoriale della situazione delle bambine e dei bambini e degli adolescenti, pertanto, sebbene costituisca uno strumento di conoscenza sullo stato attuale della situazione dei diritti, evidenzia in primo luogo l’urgente necessità di provvedere ad effettuare una raccolta di dati più completa e tempestiva.