Corso di formazione per la lotta al Covid-19 in Angola
Da inizio pandemia l'Angola ha registrato 22.631 casi e 542 morti. I guariti ammontano a 20.879 e si registra una media di 50 casi giornalieri. Mensilmente il governo promulga un decreto in cui vengono aggiornate le misure di sicurezza.
Il Paese continua a mantenere chiuse le sue frontiere, l’ingresso è possibile solo per comprovati motivi lavorativi e ritorno alla propria residenza. Non è possibile imbarcarsi per l’Angola senza previo tampone molecolare e una volta arrivati è necessaria una quarantena di 7 giorni e un nuovo tampone post quarantena. Inoltre, da inizio pandemia, per spostarsi da una regione all’altra è necessario effettuare un test sierologico.
Il 2 Marzo l’Angola ha iniziato la campagna di vaccinazione, grazie alle 624 mila dosi Astrazeneca/Oxford finanziati da COVID-19 Vaccine Global Access (Covax), il pool di acquisti globale creato nel giugno 2020 con l'obiettivo di garantire anche ai Paesi più poveri l’accesso ai vaccini. Per quanto il governo angolano abbia decretato lo “stato di calamità” su tutto il territorio nazionale, i numeri di casi che si registrano giornalmente confermano che la situazione Covid in Angola sia sotto controllo. Tuttavia, è importante che il paese continui ad applicare le misure di sicurezza necessarie, portando avanti le norme relative all’igiene e al distanziamento.
Nell’ottica di continuare a prevenire il diffondersi del Covid-19 e di altre malattie infettive che colpiscono l’Africa, si è concluso il corso di formazione nell’ambito del progetto "Todos para Todos, azione integrata socio-sanitaria di prevenzione al Covid-19 per i ragazzi vulnerabili, giovani donne e comunità locali”. Vi hanno partecipato ragazzi in ex situazione di strada e di educatori e operatori della rete Salesiana, al fine di creare un’équipe di supervisori per la gestione dell’emergenza e per attuare le misure di prevenzione non solo del Covid-19, ma anche tubercolosi, malaria, febbre tifoide e malattie diarroiche.
I ragazzi in ex situazione di strada saranno inseriti in attività di sensibilizzazione nei mercati rionali, dove non è sempre facile rispettare le misure di prevenzione del Covid-19. Gli educatori, grazie alla formazione, potranno essere i supervisori delle norme igieniche dei diversi centri.