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Vivere nel 2060: al via per le scuole il percorso educativo immersivo sui cambiamenti climatici con scenari e possibili soluzioni

Camminare sulla terra arida, dormire in una discarica di plastica e contendersi l’ultima goccia d’acqua. Sono alcuni degli scenari che il percorso sensoriale sulla migrazione climatica farà sperimentare ai partecipanti per raggiungere gli unici luoghi ancora sicuri e vivibili: i territori artici.

Roma, 11 gennaio 2024 - Toccherà 7 Regioni italiane, coinvolgerà attivamente 12 Comuni – tra cui Genova, Padova e Salerno - più di 140 scuole medie e superiori e 5.600 studenti il percorso “2060” che da gennaio a giugno farà vivere alle ragazze e ai ragazzi le condizioni di disagio causate dalla crisi climatica e dal nuovo contesto ambientale.

Con l’ausilio di attori e facilitatori a fare da guida, il viaggio partirà da una sala immersiva con diversi scenari distopici sul futuro del nostro pianeta. Poi i partecipanti prenderanno parte a un gioco teatrale in cui saranno nelle mani dei trafficanti di esseri umani nel lungo percorso a tappe per raggiungere le zone del Nord Europa, le uniche dove sarà ancora possibile vivere. Nell’ultimo step, ci sarà infine una stanza di ristrutturazione cognitiva e assunzione di responsabilità che guiderà nella rielaborazione e riflessione su quanto vissuto. Ogni ragazzo e ragazza stipulerà un “patto”: cioè si impegnerà, dando la sua parola davanti alla classe, a mettere in atto un’azione quotidiana per contribuire alla mitigazione della propria impronta ecologica e quindi del cambiamento climatico.

Il percorso educativo immersivo “2060” è realizzato nell’ambito del progetto TESTiamoCI per il futuro: TErritori e STudenti per una nuova CIttadinanza ecologica cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), che si pone l’obiettivo di promuovere comportamenti e forme di partecipazione volti alla tutela dell’ambiente e alla lotta ai cambiamenti climatici.

Capofila del progetto è l’ong VIS, affiancata dai partner CBM, Cefa, Cies, No One out, Osvic e Vides. Sono partner del progetto anche i 7 Comuni in cui si realizzeranno i percorsi (Genazzano - da cui partirà la prima tappa il 15 gennaio - Gardone Val Trompia, Casalecchio di Reno, Genova, Padova, Salerno e Arborea) insieme a quelli di Palestrina, Borgosatollo, Valsamoggia, Conegliano, Terralba. Nel pomeriggio e nei fine settimana il percorso sarà aperto gratuitamente anche alla cittadinanza.

Per maggiori informazioni: testiamoci@volint.it