Le reti ong: positivo l’incontro alla Farnesina sull’emergenza in Afghanistan, si attiva il Tavolo di coordinamento
Pubblichiamo integralmente il comunicato di AOI, Link2007 e CINI, di cui il VIS fa parte:
Si è tenuta ieri alla Farnesina la riunione straordinaria sull’emergenza in Afghanistan, convocata dal Ministro Di Maio per confrontarsi con le reti delle ong AOI, CINI e Link2007.
Erano presenti, oltre ai referenti nazionali, alcune organizzazioni associate attive nel Paese: per AOI hanno partecipato la Portavoce Silvia Stilli, Pangea, Emergency, Oxfam e Cospe, per Link2007 il Presidente Roberto Ridolfi e Intersos, per CINI il Portavoce Raffaele Salinari con Save The Children e Action Aid.
“Un passo avanti importante nella definizione di impegni certi basati in larga parte sulle nostre proposte, che il capo della Farnesina oggi illustrerà al Consiglio dei Ministri. Per noi questo era l’obiettivo principale e in tal direzione garantiamo la piena e totale collaborazione”, dichiara Roberto Ridolfi, Presidente di Link2007.
Ong e istituzioni in queste ore intensificheranno gli sforzi per la buona riuscita dei ponti aerei umanitari dall’aeroporto di Kabul, sempre in stretta collaborazione con il console e il comando militare in loco: questa la priorità.
Nell’imminente chiusura dei gate USA e inglesi all’aeroporto di Kabul, che comporteranno la cessazione anche dei voli italiani, Di Maio ha affermato la volontà di far partire i corridoi umanitari, in accordo anche con i Paesi confinanti con l’Afghanistan, per garantire sicurezza a tutti i civili in pericolo per il loro attivismo sociale e politico, in nome dei diritti, a partire dalle donne.
Massima tutela, sostegno e valorizzazione per le ong italiane attive in Afghanistan che non intendono abbandonare presidi e programmi di emergenza e cooperazione: questo l’altro importante punto ribadito dalla Farnesina. Le reti ong hanno riaffermato l’esigenza che l’Italia garantisca un presidio diplomatico permanente a Kabul, anche attraverso una forma di rappresentanza comune dei Paesi Ue: vi sono oggettive difficoltà a livello logistico per operare nel Paese, anche in termini di sicurezza. Verranno destinati al capitolo umanitario e di sostegno ai profughi nei Paesi di confine e alla società civile i fondi previsti per l’Afghanistan all’interno del decreto sulle missioni umanitarie all’estero. Coordinamento interministeriale per garantire coerenza tra le politiche di aiuto umanitario e accoglienza e integrazione dei profughi afgani, con particolare attenzione ai minori non accompagnati e ai ricongiungimenti familiari, sbloccando le domande di asilo da tempo in giacenza e sospendendo i rimpatri obbligati, con un ruolo attivo in Europa per l’accoglienza di coloro che sono in fuga per la rotta balcanica e altre vie e stazionano in considerazioni disumane a Lesbo, e riaprendo la vertenza con la Turchia sui respingimenti: anche su questi punti le reti ong hanno registrato massima disponibilità dalla Farnesina.
“Il Ministro, come dichiarato in un comunicato della Farnesina, ha accolto la nostra proposta di istituzione di un Tavolo di coordinamento permanente sull’Afghanistan presso il MAECI con la presenza della società civile e degli altri enti coinvolti: il coordinamento sarà affidato alla Vice Ministra Marina Sereni. Finalmente si apre una stagione di dialogo costruttivo nello spirito della Legge 125” afferma la Portavoce AOI Silvia Stilli.
“Partendo dal riconoscimento degli errori di valutazione e gestione nella travagliata esperienza ventennale di presenza militare delle forze NATO in Afghanistan, l’Italia dell’aiuto umanitario e cooperazione internazionale può davvero svolgere un ruolo politico centrale e autorevole in Europa e nello scenario internazionale in un quadro di coerenza e diplomazia attiva per la tutela dei diritti umani. Noi ci siamo sempre stati, come ong, intensificheremo l’impegno per un contributo fondamentale grazie alle nostre organizzazioni che resteranno nel Paese e attive in Italia nell’accoglienza.” conclude Raffaele Salinari, Portavoce CINI.