Il progetto “Il futuro nelle nostre mani”: la seconda possibilità che ti può migliorare la vita
Nel mese di ottobre si è tenuto nella parrocchia di São Paulo a Luanda, un forum dedicato alla partecipazione e all’ascolto di giovani che vivono per la strada, accolti nei Centri Salesiani e quelli che hanno raggiunto una propria indipendenza. L’attività ha avuto come obiettivi: dare spazio alle testimonianze dei giovani; promuovere una riflessione sul fenomeno con i 63 rappresentanti delle Istituzioni dello Stato e della Società Civile angolani presenti ed individuare nuove strategie d’intervento.
I maltrattamenti, le difficoltà finanziarie, le accuse di stregoneria e l'impossibilità di continuare gli studi sono le principali motivazioni che spingono i ragazzi e le ragazze a lasciare le proprie case e a vivere per strada. Dopo aver realizzato quanto sia insostenibile la vita in queste condizioni, i giovani, motivati dal desiderio di un futuro migliore, hanno raccontato di aver intrapreso un percorso per tornare alla famiglia o per cercare un'autonomia, spesso passando attraverso Centri di supporto.
Le parole significative di uno dei ragazzi accolti nella casa Muxima hanno lasciato un'impronta profonda: "Il mondo non diventa un luogo oscuro a causa di chi compie azioni malvagie, ma a causa di coloro che, di fronte al male, restano inerti." Questa citazione ha sottolineato l'importanza di agire per offrire ai ragazzi in situazioni vulnerabili un'alternativa alla vita in strada. Diverse sono state le storie di coloro che, grazie alla loro esperienza nei centri, hanno raggiunto l'indipendenza: una ragazza ha raccontato come l'opportunità offertale dai centri le abbia consentito di iniziare un corso di formazione per diventare sarta.
Il forum è stato un’attività parte del progetto "Il futuro nelle nostre mani-Noi giovani protagonisti dello sviluppo dell'Angola" realizzato dal VIS in collaborazione con i Salesiani di Don Bosco e finanziato dall’ 8x1000 della Chiesa Cattolica.