In Palestina e Israele le strade tornano deserte
Per i diari di resto@ttivo nel mondo pubblichiamo la testimonianza di Luigi Bisceglia, rappresentante Paese VIS in Palestina:
Sono in ufficio. L’Università è vuota e silenziosa. In questi giorni qui si celebra un’importante festa musulmana, l’EID AL ADHA, la festa del sacrificio che ricorda ricorda il sacrificio sostitutivo effettuato con un montone da Abramo. La festa quest’anno sarà sottotono a causa del Covid-19 e della conseguente chiusura di strade e negozi in tutta la Cisgiordania. Purtroppo l’emergenza legata al coronavirus continua sia in Palestina sia in Israele. Risulta difficile capire se e quando la situazione tornierà a migliorare con un’importante riduzione delle persone positive (attualmente in Israele circa 2 mila casi al giorno, in Palestina circa 300 al giorno). Noi siamo preoccupati per diversi motivi, ma in particolare per il fatto che scuole e università potrebbero non riaprire in presenza la prima settimana di settembre. Al di là delle limitazioni nella realizzazione delle nostre attività, siamo preoccupati per bambini e ragazzi che hanno bisogno di tornare a fare gruppo con i loro compagni e vogliono tornare nei luoghi dove abitualmente passavano una buona parte della loro giornata. Speriamo che il mese di agosto ci porti buone notizie. Nel frattempo abbiamo lanciato un concorso rivolto a giovani e meno giovani che hanno il desiderio di aprire una loro impresa (in un mese sono arrivate piû di 200 idee) e nello stesso tempo portiamo avanti il processo di incubazione di una decina di start-up, grazie ai fondi messi a disposizione dall’AICS e che, speriamo, possano contribuire al rilancio dell’economia locale palestinese.
Infine, grazie ai fondi messi a disposizione della CEI, stiamo supportando due ospedali palestinesi, il materno infantile Holy Family di Betlemme e l’oncologico Augusta Victoria di Gerusalemme Est. Per entrambi abbiamo provveduto all’acquisto di dispositivi di protezione individuale fondamentali per proteggere personale sanitario e pazienti e garantire in sicurezza l’erogazione di tutti i servizi. Mentre vi scrivo ci è arrivata una nuova richiesta d’aiuto da parte dell’Holy Family Hospital. Hanno urgentemente bisogno di comprare 4 lampade UV per sanificare in maniera efficace e veloce le sale parto. Il costo di una lampada è di 2.000 euro e noi saremmo felici se, grazie alla vostra generosità, noi potessimo donarne una all’ospedale.
NON CI FERMIAMO, RESTIAMO ATTIVI INSIEME. SOSTIENICI!