Dall’inizio della guerra, che ha causato migliaia di morti e oltre 1,5 milioni di profughi a Gaza, in un clima di accresciuta conflittualità anche in Cisgiordania, il VIS non ha mai interrotto le sue attività in Palestina.
Nella guerra, un’emergenza educativa
Nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, gli attacchi alle scuole hanno segnato la vita di bambini e bambine. A Gaza l’84% delle scuole necessita di una ricostruzione completa o significativa. In Cisgiordania, secondo i dati del Ministero dell’Istruzione palestinese, un alto numero di incidenti colpisce studenti e insegnanti.
“Questo ultimo anno e mezzo è stato emotivamente pesantissimo. Le persone continuano a soffrire, l’umanità continua a essere calpestata, ma noi non ci arrendiamo, anzi ci siamo resi conto che l’unico modo per continuare ad alimentare la speranza sia impegnarsi sempre di più in quello che facciamo.”
Con queste parole Luigi Bisceglia, Coordinatore Regionale del VIS per il Medio Oriente, descrive l’attuale situazione in Palestina e introduce il nostro impegno per garantire l’educazione a bambini e bambine palestinesi.
Cosa faremo in Palestina
Lavoreremo in quattro scuole pubbliche della Cisgiordania ristrutturandole e fornendo supporto psicosociale a studenti e insegnanti, perché possano affrontare i traumi legati alla situazione in cui vivono.
Ma vogliamo fare ancora di più: costruire una nuova scuola primaria nel villaggio di Khallet Taha, a sud di Hebron, Cisgiordania, in una zona sotto occupazione. Per questo abbiamo bisogno del tuo aiuto.
Sarà una scuola per 40 bambini e bambine che attualmente devono camminare per cinque chilometri per raggiungere la scuola più vicina al loro villaggio, un percorso lunghissimo, ma soprattutto pericoloso a causa delle minacce e delle aggressioni da parte dei coloni.
La scuola sarà composta da:
- 4 aule
- 1 aula per l'asilo
- 1 sala per il personale
- servizi igienici e un cortile esterno per le attività motorie
Questa scuola non sarà solo muri e mattoni, sarà un simbolo potente di libertà, resistenza e speranza.
Come nasce il progetto della scuola a Khallet Taha
Questo progetto nasce su promozione di alcune associazioni piemontesi - la Scuola di Pace “Toni Lucci” di Bra, la Consulta giovanile di Bra, la Rete cuneese per la Palestina - e con il Patrocinio del Comune di Bra. Abbiamo chiamato questo progetto “Juzoor", che in arabo significa “Radici”, perché consideriamo la scuola e l’educazione le radici per un futuro di speranza.

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Progetto promosso con gli enti
Con il patrocinio di