Cosa sta succedendo
Domenica 26 gennaio i ribelli del gruppo M23 sono entrati a Goma. Per due giorni hanno combattuto contro le forze governative, causando pesanti perdite di vite umane e un impatto devastante sulla popolazione civile.
La popolazione di Goma vive in uno stato di shock psicologico e di paura costante, e anche di penuria per mancanza di cibo sufficiente per tutti.
Gli sfollati di guerra, che si trovavano nei campi, un po’ per paura e un po’ costretti dall'M23 hanno abbandonato i campi. Anche il campo sfollati del Centro Don Bosco Ngangi, che ospitava 30.000 persone assistite dal VIS e dai Salesiani, si è svuotato. Tuttavia, la situazione precaria dei villaggi ha impedito a molte famiglie di tornare a casa e si sono rifugiate presso famiglie ospitanti, già in grave difficoltà, che potevano offrire loro un posto temporaneo in cui vivere e proteggersi. A Ngangi tra le mura della sala grande hanno trovato invece rifugio 500 donne e anziani e 200 bambine e bambini.
In questa situazione drammatica dobbiamo rispondere urgentemente ai bisogni delle persone ospitate presso il Don Bosco Ngangi e le famiglie che stanno ospitando gli sfollati.
Ecco i bisogni urgenti su cui dobbiamo intervenire ora:
- Cibo: Le risorse alimentari stanno per esaurirsi e la malnutrizione è un rischio crescente.
- Acqua potabile: L’acqua scarseggia e costa moltissimo. Abbiamo bisogno di risorse per acquistarla. Il nostro sogno sarebbe quello di acquistare un piccolo camion cisterna che potrebbe portare l’acqua dal lago Kivu, ma dovremmo raccogliere almeno 25.000 euro.
- Medicine: Abbiamo bisogno di medicine e dispositivi medici per curare feriti e malati e fronteggiare le malattie che si diffondono rapidamente a causa delle condizioni igienico-sanitarie precarie.
- Beni di prima necessità: Servono prodotti per l’igiene personale, coperte e vestiti.