L'epidemia di colera nello Zimbabwe ha causato finora 4000 morti e circa 89.000 sono le persone contagiate da quando, nell'agosto 2008, si sono manifestati i primi casi. Lo ha annunciato ieri, lunedì 9 marzo, l'ultimo rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). L'agenzia internazionale ha precisato che si tratta di cifre sottostimate, a causa delle difficoltà degli operatori sanitari a raggiungere alcune aree del Paese.
L'OMS ha comunque assicurato che il picco più alto dell'infezione è già stato raggiunto nelle scorse settimane e che perciò ora l'epidemia starebbe mostrando i primi segni di rallentamento, con una diminuzione relativa della velocità con cui si succedeono decessi e nuovi casi appurati.
Il tasso di mortalità è in declino al 4.5%, ma resta ancora lontano da quell'1% che, secondo quanto dichiarato dall'agenzia di Ginevra, permetterebbe di considerare la situazione accettabile.
Il ritorno delle piogge, previsto da qui a breve, potrebbe favorire nuove ondate dell'epidemia. Per questo il rapporto dell'OMS sottolinea, tra l'altro, la necessità di non abbassare la guardia.
Fonte: ANSA