4 novembre 2013 - Siamo presenti in Palestina da più di 25 anni e ci siamo prevalentemente occupati di istruzione e educazione sostenendo la scuola tecnica dei Salesiani a Betlemme e gestendo, insieme con l’Università di Betlemme, un Master in Cooperazione e Sviluppo. Abbiamo contribuito alla formazione di migliaia di ragazzi e ragazze, ma non abbiamo smesso di rimboccarci le maniche e di lavorare sodo per realizzare nuovi progetti che supportino uno sviluppo efficace e duraturo della Palestina.
Da poco più di un anno abbiamo intrapreso nuove ricerche che ci hanno fatto capire quanto sia importante realizzare progetti di sviluppo che siano il più possible rispettosi dell’ambiente e che promuovano la produzione di energie pulite e rinnovabili.
Crescita economica e sviluppo non possono esistere senza energia, la cui produzione qui in Palestina è pressocchè inesistente. I Palestinesi sono costretti a comprare il 100% della loro energia elettrica da Israele, non hanno quindi una sicurezza energetica e devono, dunque, indebitarsi in maniera significativa.
Per questo motivo abbiamo deciso di incontrare autorità e istituzioni per convincerle dell’importanza di utilizzare le energie pulite, partendo dall’installazione di pannelli fotovoltaici su tutti gli edifici di interesse pubblico, focalizzandosi in particolare su scuole e ospedali nel distretto di Betlemme. Questo permetterebbe di abbattere i costi di mantimento di queste strutture, ma nello stesso tempo di incontrare insegnanti, studenti e dipendenti pubblici per coinvincerli di quanto sia importante rispettare e amare l’ambiente.
Nello stesso tempo, stiamo lavorando con il Ministero dell’Istruzione per elaborare nuovi curricula scolastici, per le scuole di formazione professionali, che si focalizzino proprio su energia solare e installazione e manutenzione di pannelli fotovoltaici. Entro il mese di novembre selezioneremo le due o tre scuole professionali che saranno inserite nel progetto pilota.
Tutti possono contribuire, giorno dopo giorno, alla creazione di una “Palestina Verde” in cui le risorse naturali siano impiegate per migliorare le condizioni di vita di tutti per un periodo praticamente illimitato. Il sole in Palestina splende per 300 giorni all’anno e l’acqua, risorsa indispensabile ma scarsa, potrebbe essere utilizzata meglio.
Anche per questo motivo, recentemente abbiamo contributo alla realizzazione di un Festival Euro-Palestinese sull’acqua. Attraverso la proiezione di film in tutte le città della Cisgiordania e a Gaza City vogliamo sensibilizzare tutti i cittadini e soprattutto i giovani su come sia importante usare l’acqua in modo corretto e rispettoso o su come sia importante depurarla e riutilizzarla. Costruire una “Palestina Verde” e rispettosa dell’ambiente permetterebbe anche di creare percorsi turistici alternativi in modo da visitare luoghi incatenvoli che ora sono in stato di degrado e spesso sono utilizzati come discariche.
Nei prossimi mesi, quindi, continueremo a sensibilizzare le Istituzioni. Lavoreremo insieme per trovare i fondi necessari a realizzare i nostri progetti.
Gigi Bisceglia
Volontario VIS in Palestina