10 settembre 2013 - Oggi l’urna di Don Bosco arriverà a Gerusalemme e domani a Betlemme, dove il VIS opera al fianco della Comunità Salesiana dal 1986 con numerosi progetti e attività. Mercoledì attraverserà il check point e sarà proprio al check point che noi volontari VIS insieme ai ragazzi della scuola tecnica salesiana e del centro artistico lo accoglieremo. Tutti speriamo che questa visita possa aiutare questa zona del mondo, oggi ancor più travagliata. Giovedì l'urna sarà a Beit Jala e poi a Cremisan e, in serata, si dirigerà a Nazaret. Questa visita è una delle tappe della visita dell’urna di don Bosco in Medio Oriente. Il viaggio dell’urna è iniziato il 25 aprile 2009 e terminerà il 31 gennaio 2015, attraversando i 130 paesi in cui sono presenti le comunità salesiane.
Penso che il significato di questa visita possa essere espresso dall’elemento comune dei progetti che il VIS realizza insieme ai Salesiani in questa terra: in tutti i nostri interventi i protagonisti sono i gruppi più vulnerabili ed emarginati della società. Ancora oggi, la Scuola Tecnica e il Centro Artistico Salesiano accolgono e formano gli studenti esclusi da altri percorsi di formazione: rifugiati, persone con disabilità fisiche, ragazzi che soffrono di stress post-traumatico o di disturbi dell’attenzione, donne vittime di violenza, ragazzi poveri. Nelle scuole salesiane queste persone vengono accolte e formate senza discriminazione, per garantire loro un futuro migliore. Molte sono le attività che realizziamo, sosteniamo e promuoviamo per raggiungere questi obiettivi.
Il VIS, nell’ambito di un progetto finanziato dal Ministero degli Affari Esteri Italiano, ha avviato l’Ufficio Formazione Lavoro nella Scuola Tecnica, il cui obiettivo è creare un collegamento fra gli studenti e il mercato del lavoro locale. Il responsabile locale incontra tutti gli studenti della scuola, dell’anno in corso e degli anni precedenti, informandoli sulle opportunità lavorative e guidandoli nel mondo del lavoro. L’Ufficio interessa anche gli artigiani del Centro Artistico, che ora è parte di una piattaforma che riunisce i maggiori attori dell’artigianato locale, in vista della creazione di un distretto dell’artigianato a Betlemme. Il Centro è collegato al Museo Internazionale della Natività, che ospita più di 200 presepi da tutto il mondo, ed è fonte di incontro e scambio fra artisti locali e internazionali.
A Betlemme il VIS lavora anche con la comunità Salesiana di Cremisan, nella storica cantina di Cremisan, in un progetto di rilancio della qualità della produzione vitivinicola, attraverso la formazione degli operai e lavoratori locali.
La formazione è costante della presenza del VIS nei Territori Palestinesi, che si realizza anche nel Master in Cooperazione Internazionale e allo Sviluppo (MICAD) presso l’Università di Betlemme, master parte del network che coinvolge anche l’omonimo master dell’Università di Pavia, Katmandu, Cartagena e Nairobi.
Marialuisa Casella
Volontaria VIS