21 marzo 2014 - Margherita, la nostra volontaria in Burundi, ci aggiorna sulla situazione ad un mese della forti piogge. "Secondo l'amministratrice di quartiere il campo di Buterere, nel giardino dell'area Salesiana, ospita all'incirca 260 famiglie, ma i numeri sono comunque approssimativi, in quanto le persone vanno e vengono. In molti cercano di tornare alle proprie abitazioni, in altri quartieri, ma spesso capita che non ricevano assistenza e che si trovino dunque a ritornare ai campi di accoglienza. Nella notte di domenica 9 marzo, un'altra forte pioggia di è abbattuta su Bubanza, una provincia a nord di Bujumbura e ci sono stati ancora alcuni danni alle abitazioni. Inoltre, la strada che porta in Rwanda è ancora molto danneggiata ed il rischio è che, con l'avvio vero e proprio della stagione delle piogge, la situazione peggiori ulteriormente."
Nel frattempo, leggiamo da MISNA.org, slitta alla prossima settimana la sessione plenaria del parlamento per far approvare il progetto di revisione della Costituzione: lo riferisce il quotidiano indipendente burundese Iwacu, sottolineando che ieri è mancato un solo voto al Cndd-Fdd (al potere) per ottenere il quorum richiesto. Fonti di stampa internazionale indicano invece che una nuova seduta potrebbe tenersi già oggi all’Assemblea nazionale, in un clima di “forte tensione”.
Con un sms inviato nella notte tra mercoledì e giovedì, i deputati sono stati convocati a sorpresa per votare il testo. Alcuni parlamentari avrebbero raggiunto Bujumbura all’ultimo minuto, in provenienza da altre regioni del paese e persino dall’estero, ma numeri alla mano è mancato un solo consenso per raggiungere i quattro quinti dei seggi necessari per adottare la revisione costituzionale. A denunciare il nuovo passaggio in forza del testo in parlamento sono i partiti Frodebu e Uprona, la principale forza di opposizione tutsi. La revisione della legge fondamentale è all’origine del braccio di ferro tra la maggioranza del presidente Pierre Nkurunziza e l’opposizione. Da mesi sta alimentando forti tensioni politiche e sociali nonché critiche e timori dei partner internazionali.
Anche in parlamento sono falliti i negoziati. Il Cndd-Fdd si oppone al riferimento all’accordo di pace di Arusha nella nuova Costituzione mentre l’opposizione non intende cedere sulla soppressione dell’articolo 302 sul limite di due mandati presidenziali, che aprirebbe la strada alla candidatura di Nkurunziza alle elezioni del 2015.
Intanto le autorità comunali di Bujumbura hanno emesso un divieto formale di raduno, di marce e persino di fare jogging in due per le strade della capitale. “Due persone possono costituire un gruppo, quindi è vietato correre in due. I partiti di opposizione usano i gruppi di corsa per organizzare sollevazioni e proteste” ha annunciato Candide Kazatsa, portavoce del sindaco, precisando che “d’ora in poi gli eventi sportivi potranno tenersi soltanto negli stadi e in posti prestabiliti dal comune” e che “si può correre ma da solo”.
Due settimane fa una marcia del Movimento per la solidarietà e lo sviluppo (Msd, opposizione) è stata segnata da gravi violenze e decine di arresti con l’accusa di “ribellione” e “insurrezione armata”. Una quarantina di militanti dell’Msd sono stati incriminati e rischiano l’ergastolo. Il partito guidato da Alexis Sinduhije, ricercato dalle autorità, è stato sospeso.
fonte: I NOSTRI VOLONTARI SUL CAMPO e MISNA.ORG