E' stato presentato venerdì scorso da Unicef International lo "Humanitarian Action Report", il rapporto annuale sui Paesi in emergenza, diffondendo un appello internazionale per raccogliere un miliardo di dollari, per l'assistenza a donne e bambini in 36 paesi colpiti da crisi umanitarie. Nell'allarme lanciato da Unicef entro il 2010 il rischio di fame potrebbe diventare reale per circa 50 milioni di persone nel mondo mentre nel prossimo decennio 175 milioni di vittime del cambiamento climatico saranno bambini.
"Oltre la metà dei fondi saranno destinati all'Africa per affrontare le esigenze nella Repubblica Democratica del Congo, Somalia, Uganda e Sudan, in particolare per i bisogni sanitari e nutrizionali di donne e bambini" - afferma l'Unicef spiegando che "su oltre la metà dei paesi citati nell'appello incombe l'impatto nefasto dell'aumento dei prezzi alimentari e la crescente imprevedibilità del clima".
"Nel 2008 la sfida di garantire aiuti umanitari d'emergenza a donne e bambini è divenuta ancora più vasta e complessa - spiega il comunicato. Il terremoto in Cina e il ciclone in Myanmar hanno lasciato senza casa centinaia di migliaia di bambini, mentre in Africa l'aumento dei prezzi alimentari e la siccità hanno lasciato milioni di bambini senza cibo né acqua. Il conflitto politico e l'epidemia di colera hanno fatto precipitare lo Zimbabwe in una crisi sanitaria che sta causando la morte di centinaia di persone".
"Molti paesi evidenziati nel rapporto sono emergenze silenziose o dimenticate" - ha dichiarato il Direttore Generale dell'Unicef, Ann Veneman. "Donne e bambini muoiono ogni giorno a causa di malattie, povertà e fame, ma purtroppo la loro morte è quasi inosservata".
Negli ultimi decenni, il numero e la gravità dei disastri naturali sono aumentati in modo significativo. Le emergenze umanitarie incluse nel rapporto rappresentano solo una piccola parte delle risposte dell'Unicef alle emergenze: tra il 2005 e il 2007, l'Unicef ha risposto a una media annua di 276 emergenze in 92 paesi. Oltre il 50% sono state causate da calamità, il 30% da conflitti e le emergenze legate alla salute, come le epidemie, hanno rappresentato il 19%.
Il rapporto rileva inoltre che l'aumento dei prezzi alimentari e i cambiamenti climatici hanno influenzato negativamente la maggior parte dei paesi per i quali sono richiesti aiuti di emergenza.
Il rapporto è interamente disponibile in inglese e si può scaricare visitando il sito www.unicef.org