13 luglio 2011 - Questa sera a Roma, presso il “Borgo Ragazzi Don Bosco” in Via Prenestina 442, a partire dalle ore 20,00 avrà luogo una serata di sensibilizzazione e di festa con e per il popolo saharawi.
Nel deserto del Sahara esiste un popolo che, pur essendo da secoli una Nazione, non ha la sua terra e vive in esilio. Questo piccolo e fiero popolo resiste in parte nelle tendolopoli all'estremo sud del deserto algerino ed in parte nel suo antico territorio oggi "occupato" dal Marocco: è il popolo dei Saharawi.
La sua terra è l'ex Sahara occidentale spagnolo, 280.000 km quadrati, 1200 km di costa che si stende sull'Atlantico, e confina con Marocco, Algeria, Mauritania. Fin dal 1975, quando la Spagna ha abbandonato l'es Colonia ed il Marocco ne ha invaso il territorio, contrastato dalla resistenza armata del Fronte Polisario, l'organizzazione politica e militare dei Saharawi... da allora (ecco la vicenda di cui vogliamo parlarvi) una parte di questo popolo, per sfuggire al genocidio, si è rifugiata nel deserto algerino (Hammada di Tindouf) e che ha dato vita alla straordinaria epopea delle tendopoli dell'esilio.
Il popolo Saharawi discende dall'incontro e dalla fusione, protrattasi per secoli, di gruppi nomadi berberi (tribù Sanhaya e tribù Zenata) con genti arabo-yemenite (i Maquil) giunti in Nord Africa intorno al XIII secolo. Questo popolo sfiora il milione di persone.
Nella loro durissima lotta contro gli invasori, guidata dal Fronte Polisario, i Saharawi, leggendari guerrieri del deserto, hanno sempre rifiutato la scelta del terrorismo combattendo a viso aperto sulla loro terra, anche in questo fornendo un esempio di altissima moralità e coscienza civile.
Per sostenere la causa di questo coraggioso popolo, durante il periodo estivo, il “Borgo Ragazzi Don Bosco” ogni anno ospita alcuni bambini saharawi occupandosi di fornire loro le cure mediche necessarie e un ambiente accogliente dove trascorrere il periodo estivo grazie anche al sostegno di tante famiglie romane.
La serata avrà inizio con un dibattito sulla speranza dei giovani nei campi profughi sahrawi a cui seguirà una mostra fotografica, un concerto di musica tradizionale saharawi con il gruppo _"VENTO NELLE DUNE"_, degustazioni e pub all'aperto.
In allegato la locandina dell’evento.