La scorsa settimana è stato approvato il decreto legislativo 112 nel quale vengono annunciati i tagli delle risorse nella lotta alla povertà. Subito le ONG italiano lanciano l'allarme e ritengono che questi tagli rischiano di far sparire entro tre anni la cooperazione allo sviluppo italiana.
Questo timore si ha perche da una attenta lettura delle misure contenute nel decreto legislativo del 25 giugno, si evince un possibile taglio di risorse alla cooperazione allo sviluppo. Nell'Art 60, comma 11 si legge come l'autorizzazione di spesa per l'Aps venga ridotta di 170 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2009.
Si tratta di una riduzione di quasi la metà dell'aiuto pubblico allo sviluppo gestito dal ministero degli Esteri che porterebbe le risorse a disposizione nel 2011 a soli 393 milioni di euro. Solo pochi giorni fa il governo aveva annunciato un piano d'azione per la sicurezza alimentare da presentare al prossimo vertice G8 ma ci si chiede come questo si combini con i tagli alle risorse per la lotta alla povertà". Ad oggi sono 750 i milioni di euro che separano il nostro paese dal livello minimo definito a livello europeo per le risorse da destinare all'aiuto allo sviluppo.
Inoltre le ONG sostengono che nonostante l'Italia abbia ottenuto che la sede dell'Expo mondiale 2015 fosse a Milano, proponendo il tema ‘Sfamare il mondo' ed il governo si prepari ad accogliere i delegati internazionali per il G8 del 2009 che sarà centrato sul tema dell'Africa, i fondi già esigui destinati ai poveri si tagliano. Le Ong protestano a nome dei loro partner del Sud del Mondo, in nome degli stessi interessi strategici italiani e degli impegni internazionali che tutti i governi che si sono succeduti alla guida del paese, negli ultimi dodici anni, si sono assunti, compreso quello di raggiungere la media europea degli aiuti allo sviluppo entro il 2010.