Il Vis opera in Sudan dal 2006 a supporto dei Salesiani di Don Bosco e delle Figlie di Maria Ausiliatrice che sono presenti in diverse zone del Paese: a Khartoum, la capitale, ad El Obeid, nella zona centro-occidentale, e poi nel Sud, a Wau, Tonj e Juba, la capitale del nuovo Stato del Sud Sudan. Durante questi anni, il VIS in Sudan ha focalizzato i propri interventi prevalentemente sull’educazione professionale. In particolare, nel corso degli ultimi quattro anni, sono stati implementati progetti di supporto ai Centri di Formazione Professionale (CFP) di Khartoum, Wau ed El Obeid.
A Khartoum il VIS coordina dalla fine del 2007 un progetto di miglioramento del centro di formazione professionale St. Joseph, situato nella zona industriale della città. Grazie al progetto “Y.E.S. Youth Empowerment in Sudan”, cofinanziato dalla Commissione Europea, anche quest’anno 500 ragazzi provenienti dai campi profughi che accolgono gli sfollati del Sud Sudan e del Darfur, hanno potuto studiare nel Centro di Formazione Professionale “St. Joseph” frequentando corsi di tre anni di muratura, falegnameria, meccanica, automeccanica, tipografia, saldatura ed elettricità.
Sempre a Khartoum, a fine novembre 2010 è stato avviato un nuovo progetto (“Aywa!”) finanziato con fondi in loco del Ministero degli Affari Esteri Italiano ed avente come obiettivo quello di provvedere all’educazione sanitaria di base di oltre venti scuole primarie situate presso il campo profughi Mayo, il più grande di Khartoum. Grazie all’intervento, circa 5.000 bambini dell’età compresa fra i 6 ed i 16 anni hanno partecipato ai corsi di prevenzione su malaria e tubercolosi organizzati dal VIS in collaborazione con l’associazione locale degli Studenti di Medicina – MedSIN.
Infine, nel Sud Sudan all’inizio del 2010 si sono conclusi due importanti progetti: il primo, “Migliorare lo Status delle Donne nella contea di Tonj, Sud Sudan”, durato 3 anni e realizzato in collaborazione con le Suore Figlie di Maria Ausiliatrice – FMA, che ha visto la creazione di 23 gruppi di mutuo-aiuto nei villaggi limitrofi a Tonj e la costruzione del Centro per la Promozione della Donna, una struttura polivalente e formativa a disposizione delle donne stesse. Il secondo intervento a Sud, “Progetto Nuovo Sudan: formazione scolastica e professionale per la ricostruzione del Sud Sudan”, durato 4 anni e finanziato dalla CEI con il contributo di Regione Lombardia, Don Bosco Network e donazioni private, ha permesso invece la costruzione di 5 scuole primarie nelle aree rurali di Tonj ed il miglioramento del Centro di Formazione Professionale di Wau.
Sempre in Sud Sudan, a Juba, il VIS ha avviato il progetto di Sostegno a Distanza “Aiutiamo i bambini di Juba durante le vacanze!” finalizzato alla riduzione della preoccupante dispersione scolastica registrata negli ultimi anni tra la conclusione di un anno scolastico e l’inizio del successivo.
Il 2011 per il VIS in Sudan si prospetta pieno di incognite: il Paese infatti si trova attualmente ad un punto di svolta a seguito dei risultati del referendum del gennaio 2011 che ha sancito l’indipendenza del Sud Sudan, celebrata il 9 luglio 2010. Se da un lato molti saranno i nodi da sciogliere legati al prossimo futuro, dall’altro il VIS resterà fortemente impegnato a sostenere le fasce più deboli della popolazione principalmente attraverso gli strumenti dell’educazione e della formazione professionale, autentici mezzi per uscire dalla trappola della povertà.
Aggiornato al 2010