10 agosto 2012 - In Siria, oltre 20mila persone hanno perso la vita e 1 milione e mezzo sono state costrette ad abbandonare le proprie case da quando, nel marzo 2011, sono iniziati gli scontri tra i gruppi armati di opposizione e le forze governative. Nel mese di luglio l’escalation di violenza ha spinto la comunità internazionale a definire ufficialmente il conflitto siriano come guerra civile.
Si stima che oggi 2 milioni di siriani subiscano in prima persona le conseguenza della crisi. Da aprile ad agosto, il numero complessivo di rifugiati nei paesi confinanti è triplicato: quelli registrati in Libano, Giordania, Iraq e Turchia sono circa 130 mila, ma le persone che hanno cercato protezione fuori dalla Siria sono con ogni probabilità molte di più e la precarietà delle loro condizioni umanitarie trasforma ormai questa guerra in una crisi regionale.
Tra le conseguenze del conflitto anche una grave crisi alimentare, dovuta all’abbandono dei terreni ormai insicuri e al protrarsi della siccità. Secondo un rapporto realizzato da FAO, WFP e Ministero dell’Agricoltura siriano, almeno 3 milioni di persone sono a rischio di insicurezza alimentare. La metà circa necessita di aiuto urgente per i prossimi 3-6 mesi.
A fronte di questa drammatica situazione e delle testimonianze raccolte dagli operatori sul terreno, AGIRE ha deciso di lanciare un appello di raccolta fondi per sostenere le ONG del network impegnate in programmi di assistenza umanitaria in Siria e nei paesi confinanti.
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